10/05/2024
24/11/2014

Nucleare Iran: fallisce il negoziato a Vienna

ESTERI - Rinviata al 30 giugno 2015 la scadenza per trovare un'intesa sul nucleare iraniano

E' stata rinviata al 30 giugno 2015 la scadenza per trovare un'intesa  sul nucleare iraniano. Teheran otterrà 700 milioni di dollari al mese dai fondi congelati dalle sanzioni, fino alla firma dell'accordo definitivo. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico Philipp Hammond da Vienna, dove si sono tenuti gli incontri: “Non essendo possibile avere un'intesa entro la scadenza della mezzanotte di oggi l’ abbiamo rinviata al 30 giugno 2015”.

Nelle ultime ore faccia a faccia fra il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ma fonti diplomatiche occidentali hanno escluso una svolta, pur lasciando aperto uno spiraglio per una qualche intesa in extremis. Intanto, fra ieri e oggi sono giunti a Vienna i ministri degli Esteri di Russia e Cina, Serghiei Lavrov e Wang Yi, rappresentanti delle due potenze considerate in rapporti migliori con Teheran.

Due i nodi da sciogliere. Da un lato l'arricchimento dell'uranio, con Teheran pronta a rispettare l'accordo sull'arricchimento alla soglia del 20% - superata la quale la bomba atomica sarebbe a portata - ma decisa a continuare a produrre combustile per le proprie centrali nucleari. Dall'altro quello delle sanzioni: per la cancellazione totale, in particolare di quelle sull'export del petrolio che mettono in ginocchio l'economia del Paese, è sceso in campo anche la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei.

Secondo Haaretz, il premier israeliano vedrebbe con favore il prolungamento dei negoziati e il rinvio di un accordo: "Meglio nulla che una cattiva intesa".