Si inasprisce lo scontro tra Israele e Hezbollah. È di due soldati israeliani morti e 7 feriti il bilancio dell’attacco Hezbollah contro un convoglio militare nell’area del Mt Dov, ai confini fra Libano, Siria e Israele. Israele ha risposto con l’artiglieria bersagliando posizioni Hezbollah in Libano del Sud, a Majidiyeh, Abbasiyeh e Kfar Chouba vicino alle Shebaa Farms. 

La milizia libanese di Hezbollah ha sparato colpi di mortaio verso i centri civili israeliani a ridosso del confine libanese. In più località, cittadine e kibbutzim, sono suonate le sirene d’allarme. Chiusi gli aeroporti di Haifa e Rosh Pina. Gli scontri continuano ed hanno causato nel Libano del Sud la morte di un casco blu dell’Onu, di nazionalità spagnola. Secondo “Haaretz” sarebbe stato ucciso dal fuoco israeliano.

Ieri, due razzi sono stati sparati dal territorio siriano nelle vicinanze di alcuni insediamenti ebraici nel Golan.  Israele ha risposto al fuoco. I militari hanno evacuato i turisti che si trovavano negli impianti sciistici del Monte Hermon, mentre agli abitanti degli insediamenti vicini alla frontiera è stato chiesto di restare nei rifugi.

Hamas e la Jihad islamica salutano con entusiasmo da Gaza i combattenti degli estremisti libanesi che hanno sferrato un duro attacco contro l'esercito israeliano nel Golan. ''Una operazione eroica, che è benvenuta'' ha affermato un portavoce del braccio armato della Jihad islamica. ''E' pieno diritto degli Hezbollah combattere contro la occupazione israeliana''.