29/03/2024
15/01/2018

Post Expo. Ecco i primi ricercatori della città del futuro

Prende forma il Parco della Scienza a Milano. Come verrà trasformata l'area. Da aprile i lavori dell'ospedale




Una città del futuro. Il "primo quartiere al mondo" progettato per auto che si guidano da sole, con il vecchio Decumano trasformato in un parco lineare lungo un chilometro e mezzo e il piano terra di tutti gli edifici, anche quelli privati,  modificato in uno spazio aperto a tutti, tra piazze e aree pedonali, orti e giardini, negozi e laboratori. Così sarà l'ex area dell’Expo di Milano quando, tra dieci anni, verrà completata la trasformazione dell’intero parco grande un milione di metri quadrati.

Intanto già in questi giorni i primissimi ricercatori iniziano a lavorare al quarto piano dell’ex Palazzo Italia trasformato nel nuovo quartier generale di Human Technopole, il centro per le scienze della vita voluto dal Governo. Sarà l’avamposto di quel Parco della scienza e dell’innovazione che Milano ha deciso di far sorgere sull’area che ha ospitato l’Esposizione universale del 2015. Poi sarà la volta del campus della Statale, dell’ospedale Galeazzi, i cui lavori inizieranno in primavera, il tutto con una locomotiva pubblica rappresentata dal centro di ricerca Human Technopole. Sul terreno  però, sorgeranno anche i quartieri generali di imprese private, residenze, spazi culturali, luoghi sportivi e di aggregazione.

Il disegno complessivo dell'area è stato  realizzato dallo studio di design e
innovazione Carlo Ratti Associati e dal colosso immobiliare  australiano  Lendlease, con cantieri per 150 miliardi di dollari nel mondo e capofila di una cordata che si è aggiudicata la possibilità di sviluppare e gestire la parte privata dell’area per i prossimi 99 anni.

“Volevamo trasformare il Decumano in qualcosa di nuovo - ha spiegato l'architetto Carlo Ratti - portando il verde dove prima c'era l'asfalto, per renderlo vivo". La parte verde si estenderà per 460mila metri quadrati e sarà un "grande parco tematico" con piazze del benessere, mercati contadini, spazi dedicati  allo sport, al cibo e alla salute.

Nel 2027, quando la riconversione dovrebbe essere completata, quella del post Expo sarà una città abitata da almeno 50 mila persone, come un medio comune italiano.

La corsa inizia ora con i primi 30 ricercatori che entro l’anno arriveranno a 380 e nel 2024, a regime, a 1500.