25/04/2024
27/06/2017

Come le piante salveranno il mondo

Gli ultimi studi sull'intelligenza delle piante vengono dal laboratorio di Neurobiologia di Firenze

Sono immobili, non si muovono eppure le piante hanno un'intelligenza straordinaria. Gli esperimenti che lo dimostrano sono in corso da tempo, ma solo ora i risultati stanno venendo alla luce. Come quelli del laboratorio di Neurobiologia vegetale dell'Università di Firenze, guidato dal Professor Stefano Mancuso. 
Ormai è appurato che le piante sentono, vedono e pensano come noi. E non solo. Hanno addirittura ben 15 sensi in più tra cui la percezione di gravità, campi elettromagnetici, umidità.Ma quello che si sta studiando ora è il tipo di organizzazione vegetale che ha permesso alle piante di colonizzare ben il 90 per cento del pianeta. 




Mentre gli animali hanno organi centralizzati come cuore, cervello, polmoni, le piante, che vivono nella costante attesa di essere mangiate, si sono evolute disperdendo le funzioni vitali in più parti del corpo, in modo da ridurre i danni da predazione. Insomma non potendosi muovere hanno nei secoli adottato strategie di sopravvivenza più sofisticate di quelle che può mettere in atto un animale in grado di fuggire o di nascondersi. Per questo le piante sono organismi modulari e le stesse funzioni, che gli animali concentrano in singoli organi, sono invece diffuse su tutto il corpo. Comunicano tra loro attraverso segnali chimici di attrazione o di allarme e si aiutano a vicenda quando una pianta imparentata è in difficoltà.

"Hanno risolto - racconta il prof. Mancuso - qualunque problema che potrebbe affliggerci nel nostro futuro, energia, materiali, medicine. Noi dobbiamo solo studiarle e copiare le soluzioni. Ecco perché ci stiamo concentrando sul loro tipo di organizzazione  diffusa che prevede tante "menti " che decidono per avere soluzioni diverse per ogni problema. Mentre il nostro centro di comando è nel cervello il loro è diffuso su tutto il corpo. Un po' come internet che diffonde i dati nella rete". "Dalle piante - conclude Mancuso - dipenderà la nostra sopravvivenza e molto c'è ancora da studiare. Sicuramente scopriremo con le piante la cura a qualunque malattia dell'uomo e non solo. Con quello che troveremo potremo costruire tranquillamente il nostro futuro"