26/04/2024
25/06/2015

Salvini contro il ddl sul reato di tortura. "La polizia deve fare il suo lavoro"

ROMA - Il leader leghista scende in piazza a sostegno del sindacato autonomo. Antigone: è contro diritto internazionale


Il segretario della Lega nord Matteo Salvini scende in piazza insieme al sindacato autonomo di polizia (Sap) contro il ddl sulla tortura. Una legge "sbagliata e pericolosa che rischia di far lavorare in condizioni ancora peggiori gli uomini delle Forze dell’ordine", dice Salvini. "Il primo delinquente di turno li può denunciare per essere stato arrestato con troppa irruenza o psicologicamente torturato".

Il segretario leghista puntualizza: "è ovvio che chi ha sbagliato alla Diaz paghi, ma la legge sul reato di tortura è sbagliata e pericolosa. Per l’errore di qualcuno a Genova - sottolinea - non possiamo mettere a rischio il lavoro di tutti”. Per Salvini questa legge voluta da Pd e Cinque Stelle è sbagliata perché "espone i poliziotti e i carabinieri al ricatto dei delinquenti". 

Proprio domani, venerdì 26 giugno ricorre però la giornata internazionale contro la tortura: in Italia, ad oltre 26 anni dalla ratifica della convenzione delle Nazioni Unite, il Codice penale ancora non prevede questo reato. "La posizione del Sap è fuori dalla comunità internazionale - dichiarano in una nota Patrizio Gonnella (Antigone), Massimo Corti (Acat) e Franco Corleone (coordinatore dei garanti dei detenuti) - la polizia deve essere un corpo che protegge i diritti umani e non deve aver paura del reato di tortura".