25/04/2024
29/09/2014

Terrorismo, Alfano: allerta elevatissima in Italia

POLITICA - "Norme molto severe", assicura Alfano, sono pronte per rafforzare la lotta al terrore e una "riguarda uno stretto controllo di polizia su soggetti che possono essere considerati a rischio"

"L'allerta per l'Italia è elevatissima, pur in assenza di una minaccia specifica, ma lo è perché l'Italia è parte di quella grande coalizione internazionale che contrasta il terrorismo, perché è la sede della cristianità, ed ha fatto scelte importanti anche in Parlamento negli ultimi mesi". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano parla anche di terrorismo dell'Isis, a margine di una Conferenza di alt livello sulla sicurezza a Bruxelles.

"Norme molto severe", assicura Alfano, sono pronte per rafforzare la lotta al terrore e una "riguarda uno stretto controllo di polizia su soggetti che possono essere considerati a rischio", specificando meglio misure preventive, "che oggi vengono applicate ai mafiosi". Ma bisogna anche "colmare la lacuna normativa che rende molto difficile punire chi voglia andare a combattere all'estero, pur non essendo il reclutatore".

"Al livello Ue - spiega Alfano - credo che occorra rafforzare la registrazione dei passeggeri in ambito Schengen per quanto riguarda voli e transiti, per monitorare al meglio la possibilità che qualche europeo vada su quei teatri di guerra a combattere, e che magari, dopo essersi ulteriormente radicalizzato, torni indietro con la volontà di realizzare quella strategia dei 'mille tagli' che serve a dissanguare il nemico, come sostengono i teorici dell'Isis".

Sono circa 50 gli italiani "partiti per combattere con l'Isis". Lo ha affermato a Sky tg24 Claudio Galzerano, direttore della Divisione Antiterrorismo Internazionale dell'Ucigos, la polizia di prevenzione. "E' stata creata una lista consolidata che ci permette di conoscere esattamente le dimensioni del fenomeno in tutte le sue differenti sfumature. Siamo, tra tutte le persone coinvolte nella problematica, al di sotto delle 50 unità". "In Italia abbiamo un conto preciso di quanti italiani sono partiti per combattere con Isis, perché nelle comunità della sicurezza italiana - ha assicurato il direttore della Divisione Antiterrorismo Internazionale dell'Ucigos - c'è un'ottima osmosi tra il lato intelligence e il lato del law enforcement, delle forze di polizia".