ESTERI- Donald Trump per i repubblicani e Bernie Sanders per i democratici trionfano nelle primarie del New Hampshire con una vittoria che premia i due candidati outsiders che non godono dei favori dell'establishment dei rispettivi partiti Addirittura il 74enne Sanders surclassa Hillary Clinton con oltre 20 punti di vantaggio.Un sorpasso enorme che lei subito commenta: " Sono abituata a cadere ,per questo capisco la sorte di tanti americani.Come loro mi rialzerò." Ora per la Clinton diventano cruciali gli appuntamenti del Nevada e del South Carolina. Ma non potrà più dare nulla per scontato . Per i repubblicani invece Trump ha archiviato in fretta la sconfitta dell'Iowa assicurandosi il 35 per cento de voti anche se la situazione alle sue spalle si è complicata . Marco Rubio che sembrava in forte ascesa è finito quinto rimpiazzato subito dall'ultima rivelazione di queste primarie repubblicane: il governatore dell'Ohio John Kasich, che finisce secondo alle spalle del tycoon newyorchese. Ted Cruz che aveva vinto in Iowa è finito in un testa a testa con Jeb Bush per il terzo posto ."La campagna non e' morta", esultano al quartier generale di Bush, dove nella notte del New Hampshire si respira un clima di rinascita. La sfida di Jeb ora, in vista delle primarie nel sud del Paese - e' quella di ricompattare l'establishment del partito repubblicano attorno alla sua candidatura convincendo a lasciare al suo destino proprio Marco Rubio, su cui molti avevano puntato nelle ultime settimane. Dovrà però fare i conti con un altro moderato venuto alla ribalta in New Hampshire: John Kasich. La vera festa pero' e' da Sanders: "Vinceremo in tutto il Paese, perché la gente vuole il vero cambiamento".La sua affermazione è il dato più eclatante in termini numerici, per il distacco abissale che infligge all'ex segretario di Stato. Il fascino di Sanders tra i giovani sembra ormai estendersi anche alle nuove generazioni di immigrati. In entrambi i campi comunque la nomination s prospetta complessa .