Gli approfondimenti di Andy

 

Brasile e disabilità

 

Spiagge meravigliose, sole, senso di libertà, Samba, Carnevale, accoglienza fantastica.
Popolo dolce, quello brasiliano, perennemente festoso, con un sorriso che non tramonta mai sulle labbra.
Virtuosi del gioco del calcio: come non pensare a Pelè.
Queste sono alcune delle caratteristiche che nell'immaginario collettivo più o meno tutti abbiamo del Brasile e dei brasiliani.
Chiaramente la percezione diffusa di questo Paese e dei suoi abitanti, dati i presupposti, non può che essere molto positiva.
Chi non ha mai desiderato andare in quei lidi a fare un bel viaggio?
Pensiero che sicuramente ha accarezzato fantasie e desideri di qualche amico Andy.

Grandi passi avanti sono stati fatti a favore dell'integrazione e dell'accessibilità per i disabili, siano essi cittadini brasiliani oppure stranieri, che scelgono il Paese carioca come meta per le vacanze.
Si tratta di un Paese molto esteso, con significative contraddizioni al suo interno, che ovviamente trovano riscontro anche nell'intermittenza degli sforzi volti a eliminare o ridurre problemi di accessibilità.
Nelle grandi città, quali Brasilia, Rio o San Paolo, i marciapiedi spesso presentano delle difficoltà per chi ha bisogno di utilizzare la carrozzina.
Certo, con queste considerazioni non vogliamo indurre i nostri amici a non frequentare metropoli così cariche di peculiari atmosfere e suggestioni...
Suggeriamo solo di organizzare per tempo e con particolare attenzione il soggiorno.

A livello di località turistiche, stando alle fonti dell'Istituto Statistico Brasiliano, la città di Maceio è la più attrezzata per la gestione dei problemi connessi alla disabilità: partendo dalle sue unità ricettive alberghiere, per passare alle sue imbarcazioni ottimamente equipaggiate per le esigenze dei nostri amici Andy.
Con rilevanti sforzi organizzativi, coronati da ottimi risultati nell'accoglienza, lo stesso si può dire della località di Peregue, fino Praia Grande.

Il turista Andy si troverà, quindi, in una situazione che presenta ancora alcune problematiche, la cui risoluzione, tuttavia, è in costante evoluzione e oggetto di crescente attenzione.
La società brasiliana, infatti, secondo statistiche di qualche tempo fa, conta circa 24,5 milioni di cittadini disabili, che incidono approssimativamente per un 15% sull'intera popolazione.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità valuta che circa l'80% delle persone disabili nel mondo provengano da paesi poveri o in via di sviluppo, come il Brasile.

A fronte di questo contesto, e non a caso, la Costituzione brasiliana del 1988 ha recepito tra i diritti fondamentali quello all'integrazione sociale nel mondo degli studi e del lavoro.
Questo è un aspetto estremamente lodevole, anche in considerazione del fatto che non sono molte le Carte Costituzionali che prevedono nello specifico questi ambiti.
Una bella soddisfazione, questa, per gli amici Andy locali.
Note positive che ben si coniugano con le Paralimpiadi, che nel settembre scorso si sono svolte a Rio.
Una sensibilità civile che, fortunatamente, sta dilagando a macchia d'olio.



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