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MONDO

Ue, accordo per nuove sanzioni contro Mosca

Scatta la tregua in Ucraina. La Nato rafforza la difesa a Est

Protocollo in 14 punti con le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk. Il cessate il fuoco è iniziato alle 17 italiane. Rasmussen: forza di intervento rapido è un messaggio chiaro. La Russia: "È una minaccia al processo di pace"

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C'è l'accordo tra separatisti filorussi e Kiev: dopo cinque mesi di conflitto e più di 2600 morti, Ucraina e rappresentanti dei ribelli hanno firmato a Minsk un'intesa per il cessate il fuoco. La tregua è entrata in vigore alle sei di questa sera (ora di Minsk, le cinque in Italia). L'accordo per ora sembra reggere, anche se sono stati segnalati alcuni bombardamenti nella zona di Mariupol e alcuni colpi di artiglieria a Donetsk.

I punti dell'accordo
Nell'intesa ci sono 14 punti, tra cui il controllo internazionale della tregua, il ritiro di tutte le armi pesanti e lo scambio dei prigionieri. A vigilare sul rispetto del cessate il fuoco sarà l'Osce. "Dobbiamo fare tutto il possibile e anche l'impossibile per mettere fine allo spargimento di sangue e alla sofferenza", ha affermato il presidente ucraino Petro Poroshenko. Da parte loro, i ribelli hanno precisato che la tregua non significa la rinuncia a raggiungere l'indipendenza da Kiev. 

Poroshenko: "Pronti a concedere il decentramento"
Sempre il presidente Poroshenko ha annunciato che l'Ucraina è pronta "a fare passi straordinari sulla decentralizzazione del potere in alcune zone di Donetsk e Lugansk offrendo loro la libertà economica e garantendo la libertà d'uso di qualsiasi lingua sostenuta da tradizioni culturali". Poi però sottolinea: "Questo processo di pace si basa sul mio piano di pace, che si fonda sull'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza del mio Paese". 

La Russia: "Ora rispettare il cessate il fuoco"
Il Cremlino plaude al protocollo per il cessate il fuoco nell'est ucraino e auspica che "tutti i punti del documento e gli accordi raggiunti - riferisce il portavoce Dmitri Peskov - saranno rispettati in modo corretto dalle parti". Anche per la Nato l'annuncio è "benvenuto", ma "basandoci sull'esperienza sappiamo che una cosa sono le dichiarazioni, un'altra la loro messa in atto", commenta il segretario Rasmussen. 

Obama: "Al cessate il fuoco seguano i fatti"
In una conferenza stampa a termine del vertice Nato in Galles, il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato che l'Alleanza Atlantica è "totalmente unita nel sostenere la sovranità, indipendenza e integrità territoriale dell'Ucraina". Tuttavia il presidente si dice "scettico" sulla tenuta della tregua: "Al cessate il fuoco seguano i fatti", o ci saranno nuove sanzioni per la Russia se Mosca continuerà ad alimentare le tensioni. Anche perché, per Obama, l'aggressione della Russia è "una minaccia per l'Europa libera".

L'Ue prepara nuove sanzioni contro Mosca
Anche l'Unione Europea si mantiene cauta. Gli ambasciatori dei 28 Paesi membri hanno approvato a Bruxelles nuove sanzioni economiche contro Mosca. Saranno adottate formalmente lunedì. Ne danno notizia con una lettera congiunta i presidenti del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e della Commissione Josè Manuel Barroso.

Il piano della Nato: cinque basi 
Intanto l'Alleanza Atlantica ha approvato una forza di risposta rapida composta da cinquemila unità e la garanzia di una presenza costante nell'est Europa. Il piano avrà come obiettivo "il rafforzamento della difesa collettiva", ha detto il segretario Anders Fogh Rasmussen. In particolare, il piano prevede equipaggiamenti pre-posizionati e nei Paesi dell'Est in modo che possano rapidamente rinforzati nel caso di una crisi. Il piano prevede poi cinque basi-deposito nei paesi baltici, Polonia e Romania e che sarà "molto reattiva" e "avrà una presenza continua" nell'est europeo.

Il messaggio della Nato e la replica russa
L'ok al nuovo piano di risposta "manda un chiaro messaggio: la Nato protegge tutti gli alleati, in ogni momento", sottolinea Rasmussen. La decisione "manda anche un messaggio ai potenziali aggressori: se anche dovessero solo pensare di attaccare un alleato, sappiano che dovranno affrontare l'intera Alleanza". Da Mosca risponde la Russia: secondo il ministro degli Esteri, il piano della Nato è "una minaccia al processo di pace". La Nato, dice il governo russo, ha usato la crisi ucraina solo "come pretesto per attuare piani concepiti da tempo" e le annunciate esercitazioni congiunte in Ucraina non faranno che "accrescere la tensione".