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MONDO

Soffriva di depressione

Tragedia Airbus, la malattia e le bugie del co-pilota Lubitz. La ex: era disturbato

Il giorno dello schianto dell'Airbus Andreas Lubitz era 'in malattia', ma lo ha tenuto nascosto e la Germanwings afferma di non aver mai ricevuto il certificato. Una ex del pilota ritenuto responsabile della catastrofe costata la vita a 150 persone: mi disse 'Un giorno tutti ricorderanno il mio nome'.

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Andreas Lubitz (Ap)
Dietro la tragedia del volo Germanwings che si è schiantato contro le Alpi francesi lo scorso 24 marzo ci sarebbero una malattia, la depressione, e tante bugie. Quelle del co-pilota Andreas Lubitz, che avrebbe volontariamente azionato la discesa dell’aereo causando la sua morte e quella delle altre 149 persone a bordo. Il 28enne tedesco era malato, ma lo aveva tenuto nascosto ad amici e datore di lavoro. Lo conferma anche una sua ex, giovane assistente di volo che ha scelto di rimanere anonima, intervistata dal tabloid tedesco Bild. La donna ha rivelato che il giovane pilota era disturbato e per questo motivo avevano interrotto la loro storia.

La ragazza, con cui Lubitz ha avuto una relazione durata cinque mesi rimasta nascosta ai colleghi, ha detto a Bild che il pilota "Non ha mai parlato molto della sua malattia. Solo del fatto che per questo era sotto trattamento psichiatrico", confermando indirettamente che, almeno fino all'anno scorso, durante la loro relazione, era in cura. L'assistente di volo ha poi aggiunto che Lubitz una volta le disse: "Un giorno farò qualcosa che cambiera tutto il sistema, e tutto il mondo conoscera il mio nome e se ne ricordera". La donna ha quindi ipotizzato: "Se ha fatto quello che ha fatto, è perché ha capito che a causa dei suoi problemi di salute il suo grande sogno del lavoro per Lufthansa, di diventare capitano e pilota di lunga distanza, era praticamente irrealizzabile".

Le visite mediche nascoste
Intanto a casa del 28enne gli investigatori della procura di Duesseldorf, che si sta occupando delle indagini sul versante tedesco, hanno trovato diversi certificati di malattia e prescrizioni mediche stracciate. Anche il giorno della tragedia Lubitz avrebbe dovuto rimanere a casa, in malattia. Ma "Germanwings non ha ricevuto alcun certificato di malattia" da parte di Lubitz, ha subito precisato la consociata Lufthansa. Secondo l'emittente televisiva tedesca N24  Andreas Lubitz si sarebbe dovuto sottoporre a metà giugno a una verifica delle sue condizioni per ottenere un prolungamento dell'idoneità al volo. E potrebbe essere proprio il timore di non ptere più volare, racconta un'ex fidanzata, ad aver spinto il copilota al tragico gesto

La "grave" depressione
Bild ha rivelato che Lubitz era stato giudicato 6 anni fa, "secondo indiscrezioni, in parte 'non idoneo al volo'" durante l'addestramento nella scuola di volo Lufthansa di Phoenix, negli Usa. Bild ha parlato anche di una grave depressione che fu diagnosticata a Lubitz nel 2009, ragione per cui il 27enne avrebbe interrotto la sua formazione aeronautica e per la quale riceveva ancora assistenza terapeutica.

La "grave depressione" di Lubitz è stata confermata anche dalla sua ultima fidanzata, interrogata dagli investigatori tedeschi. La giovane, che viveva a Dusseldorf con il pilota, secondo indiscrezioni del Corriere sarebbe incinta. Il canale televisivo francese Itele aggiunge che i genitori del co-pilota saranno interrogati dai gendarmi francesi e che si trovano nella località di Seyne-les-Alpes, vicino al luogo dello schianto dell'aereo.

Per l'Autorità federale al volo tedesca, inoltre, il copilota necessitava di "particolari controlli medici da effettuare con regolarità". La cartella personale di Lubitz indicava per questo il codice SIC, specifico per tali casi. Lo stesso annotato anche sulla sua licenza di volo.    

Crisi personale
Oltre a una possibile sindrome da burnout per il troppo stress sul lavoro, gli investigatori stanno indagando "intensamente su una crisi personale" come motivo per il folle gesto.​ Secondo quanto riportato dal tabloid tedesco Bild, Lubitz aveva avuto "una pesante crisi di coppia con la sua ragazza", una "pena d'amore che lo aveva segnato profondamente". E il fatto che avesse appena comprato due Audi nuove, una per sé e una per la ragazza, scrive il settimanale Focus, lascia ancora più sconcertati. Il Daily Star invece fa addirittura riferimento al fatto che il co-pilota fosse gay e che lo avrebbe sempre tenuto segreto.  

Intanto gli inquirenti tedeschi e francesi che indagano sul caso dell'aereo schiantatosi contro le Alpi si sono incontrati a Duesseldorf per "un intenso scambio di informazioni". Mentre la Germanwings ha offerto alle famiglie delle vittime della tragedia "fino a 50.000 euro a passeggero" come prima assistenza. Questa somma di primo aiuto, di cui non verrà chiesto il rimborso alle famiglie, è distinto dal risarcimento che la compagnia dovrà pagare per il disastro aereo, ha precisato il portavoce.