ITALIA
Marylin Fusco e Maruska Piredda dell'ex gruppo Idv accusate di peculato
Spese pazze alla regione Liguria, ai domiciliari due consigliere
Secondo gli inquirenti, per entrambe si profila la possibilità di reiterazione del reato e il pericolo di inquinamento probatorio
Arresti domiciliari per Marylin Fusco e Maruska Piredda: le due consigliere regionali in Liguria sono accusate di peculato, nell'ambito nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze dell'ex gruppo dell'Idv.
Taxi dall'estetista e cene famigliari
Le spese che il gip contesta alle due consigliere sono per corse in taxi in centri estetici e per andare a cena con i famigliari, conti al ristorante e in bar per aperitivi, poi libri, profumi, conti di lavanderia e farmaci da banco. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Nicola Piacente, hanno riguardato nel complesso il 2010, 2011 e 2012. Gli arresti sono stati effettuati in ordine alle spese effettuate nel 2012, tra cui appunto i taxi, i profumi, gli aperivi e le cene, anche in ferie, nei fine settimana e fuori servizio. L'inchiesta è stata chiusa nel maggio scorso in sordina, sono poi state fatte le richieste di arresto, concesse dal gip ed eseguite mercoledì.
Ai domiciliari per pericolo di reiterazione
L'ordinanza è stata necessaria per il pericolo di reiterazione del reato. In particolare, a Piredda l'ordinanza è stata notificata nel suo ufficio in Consiglio regionale e per questo motivo non ha potuto partecipare ai lavori del consiglio. Le due consigliere erano state elette nell'Idv nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze nel Consiglio. Successivamente sono confluite nel gruppo misto Piredda e nel neonato gruppo 'Diritti e libertà' la Fusco. Entrambi i gruppi percepiscono i contributi previsti dalla legge per il funzionamento, le iniziative politiche e le attività collegate ai lavori del Consiglio regionale.
Taxi dall'estetista e cene famigliari
Le spese che il gip contesta alle due consigliere sono per corse in taxi in centri estetici e per andare a cena con i famigliari, conti al ristorante e in bar per aperitivi, poi libri, profumi, conti di lavanderia e farmaci da banco. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Nicola Piacente, hanno riguardato nel complesso il 2010, 2011 e 2012. Gli arresti sono stati effettuati in ordine alle spese effettuate nel 2012, tra cui appunto i taxi, i profumi, gli aperivi e le cene, anche in ferie, nei fine settimana e fuori servizio. L'inchiesta è stata chiusa nel maggio scorso in sordina, sono poi state fatte le richieste di arresto, concesse dal gip ed eseguite mercoledì.
Ai domiciliari per pericolo di reiterazione
L'ordinanza è stata necessaria per il pericolo di reiterazione del reato. In particolare, a Piredda l'ordinanza è stata notificata nel suo ufficio in Consiglio regionale e per questo motivo non ha potuto partecipare ai lavori del consiglio. Le due consigliere erano state elette nell'Idv nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze nel Consiglio. Successivamente sono confluite nel gruppo misto Piredda e nel neonato gruppo 'Diritti e libertà' la Fusco. Entrambi i gruppi percepiscono i contributi previsti dalla legge per il funzionamento, le iniziative politiche e le attività collegate ai lavori del Consiglio regionale.