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POLITICA

Grillo: "Noi, in Parlamento per evitare golpe"

Riforme. Boschi:"Governo tratta", ma opposizioni dicono no a proposta Chiti. Verso rinvio settembre

In capigruppo nessuna intesa su mediazione.  Sacconi, abbiamo perso tempo, ora votiamo da articolo 1. Sel respinge proposta Governo. Non convince il "lodo" Chiti-Zanda: "Votare gli emendamenti al testo delle riforme istituzionali entro l'otto agosto, per procedere al voto finale a settembre". Le opposizioni chiedono di discutere nel merito e cambiare metodo

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(Ansa)
"Il governo è sempre stato disponibile al confronto e ritiene positiva la proposta di mediazione avanzata dal senatore Chiti". Così il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi interviene in Aula al Senato nel dibattito sulle riassetto istituzionale dello Stato. Questa il lodo Chiti: "votare gli emendamenti entro l'otto di agosto, per poi procedere al voto finale a settembre". Le opposizioni, però, chiedono di entrare nel merito del testo e rivederlo (isituto referendario, elegibilità dei senatori e legge elettorale). Per superare l'empasse, il presidente del Senato ha convocato la conferenza dei capigruppo che però è terminata con un nulla di fatto.

Le trattattive sono in corso. Si sta svolgendo una riunione di maggioranza, in attesa della nuova capigruppi, presente anche il Ministro Boschi. Il pd ha bocciato la proposta di mediazione del presidente Pietro Grasso di iniziare a votare il ddl costituzionale dall'articolo 3: "La logica è sequenziale, prima gli articoli 1 e 2". Ha dichiarato il sottosegretario Luciano Pizzetti. 

Il nodo Forza Italia e il Patto del Nazareno
E' verosimile, a questo punto, un nuovo confronto tra i democratici e Forza Italia. Oggi è slittato l'incontro previsto tra il premieri Matteo Renzi e il leader azzurro Silvio Berlusconi. Forza Italia ha ribadito di ritenere valido il "Patto del Nazareno", purché ne siano rispettati i contenuti anche sulla legge elettorale. In queste ore, però, il Pd ha aperto anche ad una revisione dell'Italicum, sulle preferenze e sulle soglie di sbarramento. Il quadro, dunque, è in continua evoluzione.

Grillo: "I giochi sono già fatti. Ce ne andremo dal Parlamento"
Grillo, dal canto suo, esclude una mediazione: "Aprire a Renzi? I giochini sono già fatti". E il capogruppo dei pentastellati a Palazzo Madama rincara la dose: "Il nostro centinaio di emendamenti non si muove, siamo pronti ad andare avanti ad oltranza e a lavorare anche di notte". Certo, aggiunge il grillino, "noi siamo disponibili a discutere nel merito ma ci spaventa il percorso che il Pd vuole comunque imporre".
Poi il leader del Movimento 5 Stelle rincara la dose sul suo blog. "Che ci rimaniamo a fare inParlamento? A farci prendere in giro, a sostenere un simulacro di democrazia mentre questi fanno un colpo di Stato? Rimarremo fin quando sarà possibile" impedire il golpe "con l'eliminazione del Senato elettivo". Se "non ci lasceranno scelta, ce ne andremo".

La Lega punta i piedi: "Nessun accordo". Sel: "Puntiamo a mediazione alta"
"Nessun accordo, servono risposte concrete e poi decidiamo il percorso. In caso contrario grazie e arrivederci, noi rinunciamo a fare le ferie". La Lega, con il capogruppo Gian Marco Centinaio, dice no alla proposta di mediazione di Chiti e chiede garanzie: Renzi "si sieda al tavolo a ragionare" sulle proposte della Lega, è la richiesta. Sel, con Loredana De Petris, chiede una "mediazione alta" e sottolinea che "i tempi non sono il problema, ma i contenuti".