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MONDO

Naufragio di 4 barconi

Tragedia nel Mediterraneo, muoiono annegati 200 migranti diretti in Italia

Intanto, è giunta a Lampedusa la nave Aquarius che ieri nel Canale di Sicilia ha salvato 108 persone che viaggiavano su un gommone, dove c'erano anche sei cadaveri. L'imbarcazione era partita dal porto di Zabratah, in Libia

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Sarebbero 200 i migranti annegati nel Mediterraneo nel naufragio reso noto dalla Bbc. Lo riferisce il ministero dell'Informazione somalo.

In precedenza il presidente, il premier e lo speaker del Parlamento somali avevano firmato un comunicato congiunto di condoglianze alla nazione per il naufragio in cui risultavano essere coinvolti 400 migranti, la maggior parte dei quali somali, "partiti dalla Libia verso l'Italia". La notizia del naufragio non ha trovato al momento altre conferme ufficiali. Tuttavia, secondo altre fonti, le vittime potrebbero essere 500. La Bbc cita 41 sopravvissuti, in gran parte provenienti dall'Africa Orientale, che dalla città greca di Kalamata parlano di almeno 500 persone morte. Il tragico naufragio, se confermato, sarebbe avvenuto nel primo anniversario della strage dell'aprile scorso quando tra la Libia e Lampedusa persero la vita circa 800 persone.

Intanto, è giunta a Lampedusa la nave Aquarius che ieri nel Canale di Sicilia ha salvato 108 persone che viaggiavano su un gommone, dove c'erano anche sei cadaveri. L'imbarcazione era partita dal porto di Zabratah, in Libia.




18 aprile 2015: un anno fa la strage più grande
Esattamente un anno fa nel Canale di Sicilia si consumò la più grande tragedia dell'immigrazione nel Mar Mediterraneo.  Uno dei tanti viaggi della speranza dalla Libia verso l'Italia, terra promessa per centinaia di migliaia di disperati che fuggono dall'Africa dilaniata dalle guerre e dalla povertà verso l'Europa, si trasforma in un'ecatombe di migranti. Nel naufragio di un barcone, di circa 20 metri, muoiono centinaia di persone; le prime stime fatte dalla Guardia Costiera parlano di 700 persone, ma un sopravvissuto parla di 950 persone a bordo. Solo 28 i superstiti. Secondo la procura di Catania, il naufragio è stato provocato da una manovra sbagliata dello scafista che ha provocato una collisione tra il peschereccio che trasportava i migranti e un mercantile, il King Jacob, che si era avvicinato per prestare aiuto.​ È la più grave sciagura del mare dal dopoguerra, peggiore anche della strage di Lampedusa (Agrigento) del 3 ottobre 2013, con i suoi 366 morti e 20 dispersi. 




Il recupero del barcone
A un anno dalla tragedia inizierà simbolicamente l’operazione di recupero del barcone. Già dal giugno scorso, la Marina Militare ha avviato gli interventi di recupero dei corpi, grazie a veicoli a comando remoto. Finora sono stati prelevati dal relitto 169 cadaveri. Una volta riportato a galla, il barcone sarà portato nel porto di Augusta. Qui avverrà anche l'identificazione dei corpi recuperati a bordo.