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MONDO

Gli aiuti militari sono necessari, ma non la soluzione

Iraq, Mogherini: "Isis è una minaccia anche per l'Europa e l'Italia"

Il ministro degli Esteri: "Aiutare civili è un dovere politico, ma soprattutto morale, rispondere a un dramma umanitario"

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Federica Mogherini
La portata della minaccia rappresentata dagli jiahdisti sunniti dello Stato Islamico (Isis) è tale che non si limita a rappresentare un pericolo letale in Iraq e Siria dove opera, ma "riguarda anche l'Europa e l'Italia". Così il ministro degli Esteri, Federica Mogerini, che auspica una "l'elaborazione di una strategia di lungo termine" per costrastare Isis. 

Aiutare i civili "è un dovere morale" 
Quanto all'intervento militare, gli aiuti "sono indispensabili nell'immediato ma difficilmente rappresentano a lungo termine la soluzione di questa come di qualsiasi crisi" spiega il cpao della Farnesina davanti alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa di Camera e Senato sottolinea: quella in Iraq è una situazione di "straordinario livello di gravità". 

"Non è una guerra di religione"
Il ministro poi ci tiene a specificare che "c'è una grande differenza col passato. Qui è a rischio davvero la possibilità di considerare il valido principio di convivenza. Non c'è uno scontro di civiltà né una guerra di religione. È necessario affermare il contrario, che c'è il diritto di tutti a vivere nel loro territorio. Questo - ha aggiunto - è lo spirito con cui si sta lavorando in questi giorni". La Mogherini ha poi sottolineato come sia "sempre stato evidente negli anni precedenti che il punto di equilibrio della convivenza tra sciiti e sunniti e curdi da tempo non funzionava" e quindi "quello che avviene non è una sorpresa".

A rischio sicurezza internazionale
Mogherini poi aggiunge: è "a rischio anche la sicurezza internazionale a partire dall'Unione europea". Un concetto ribadito anche dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante le comunicazioni al Parlamento sulla situazione in Medio Oriente. 

Dall'Italia sei voli umanitari
Intanto l'Italia sta contribuendo al ponte umanitario per il nord dell'Iraq. Negli ultimi giorni sono partiti sei voli umanitari: a bordo, "50 tonnellate di generi di sopravvivenza, acqua e proteine, 200 tende e 400 sacchi a pelo", riferisce Mogherini. Una scelta, quella di inviare aiuti, "condivisa con i Paesi membri Ue la scelta di attivare meccanismi di cooperazione Ue per coordinare aiuti".