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ITALIA

Il rogo

Fiumicino, dopo l'incendio riprendono i voli ma restano i disagi. Pista dolosa per le fiamme

Due elicotteri della Regione Lazio, uno della Forestale e due Canadair della Protezione Civile in azione nella pineta in fiamme. Fonti Enac assicurano che lo scalo sta "lentamente tornando" alla normalità e nelle prossime ore sarà di nuovo "pienamente operativo", restano i disagi per i passeggeri alle prese con i ritardi

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L'aeroporto di Roma Fiumicino sta tornando lentamente operativo dopo la riduzione dei voli provocata dall'incendio che ha interessato alcune zone limitrofe allo scalo, ma esterne al perimetro aeroportuale. Un incendio la cui origine potrebbe essere dolosa, come scrive il sindaco di Fiumicino Esterino Montino su Twitter.

Sulla strada per la normalità rimagono però, ancora in serata, i disagi per i passeggeri alle prese con i ritardi inevitabilmente accumulati durante la giornata e il conseguente caos che ha pervaso lo scalo romano.

L'ncendio che arriva proprio nel giorno in cui Alitalia, l'unica compagnia ad avere il proprio hub a Fiumicino, fa la conta dei danni - 80 milioni - causati alle sue casse dal precedente rogo, quello del 7 maggio divampato nel Terminal 3.

Enac: "Traffico sta riprendendo"
L'Enac comunica che i voli in partenza sono stati interdetti in quanto la pista 2 è stata chiusa dalle ore 14:20 alle ore 15:45. La pista 3, quella solitamente dedicata agli atterraggi, è sempre stata operativa. La pista 1, invece, è rimasta chiusa per consentire le attività di spegnimento dell`incendio.

"Dalle ore 15:45 circa - spiega l'Enac - lo scalo di Fiumicino sta riprendendo lentamente a operare con flussi ritardati per non interferire con i mezzi aerei utilizzati per le operazioni di spegnimento dell`incendio". La società di gestione dello scalo, Aeroporti di Roma, è al lavoro per ripulire le piste dai detriti dell`incendio, mentre personale della società è presente in aerostazione per fornire informazioni ai passeggeri dei voli coinvolti nei ritardi.

Renzi ad Alfano: immediata verifica
Fonti di Palazzo Chigi informano che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha chiamato il ministro dell'Interno Alfano per avere informazioni e chiedere immediata verifica da parte delle Forze dell'ordine sulla situazione che si è determinata oggi a Fiumicino. E' impensabile - si aggiunge - che il principale hub italiano, in piena stagione estiva, sia in balia di incidenti o peggio di malintenzionati e criminali. Se davvero l'incendio che oggi ha paralizzato l'aeroporto fosse doloso, ci troveremmo - sottolineano le stesse fonti a proposito del pensiero del premier - di fronte a un atto gravissimo, le cui conseguenze impattano direttamente su una delle principale infrastrutture del Paese, sul turismo e sull'economia. E' la seconda volta in pochi possibile che Fiumicino viene messo in ginocchio, questa situazione - concludono le stesse fonti - non è tollerabile".

La Procura avvia inchiesta. Alfano: "Si faccia chiarezza"
La Procura di Civitavecchia ha avviato un'inchiesta sull'incendio. Gli inquirenti sono in attesa delle prime informative dei Vigili del fuoco per configurare l'eventuale reato per cui procedere. "Bene apertura inchiesta da parte della magistratura. Sette maggio non fu doloso. Su questo accertamenti rapidi. Si faccia chiarezza" ha commentato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, facendo riferimento al rogo al Terminal 3 del maggio scorso.

Fiamme partite da zona di Pesce Luna
Le fiamme sono partite da una vasta zona di sterpaglie nella zona di Pesce Luna e poi, a causa del forte vento, si sono propagate alla pineta di Focene ed hanno intaccato anche un parco auto, distruggendone alcune. L'area è vicina a via Coccia di Morto, l'arteria che corre parallela al perimetro dell'aeroporto e sulla quale la viabilità è stata interrotta in quanto sono in corso le operazioni di spegnimento dell'incendio, con oltre una decina di mezzi.  

Montino: "Probabile origine dolosa"
Sul posto è accorso anche il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, che ipotizza l'origine dolosa dell'incendio. "La situazione è assai seria, il fronte è di qualche centinaio di metri e, a quanto sembra, ed è inquietante, le fiamme si sarebbero propagate da 2-3 punti diversi, anche lontani tra di loro. È a rischio la pineta di Focene, che è già stata attaccata dalle fiamme, con lingue di fuoco molto alte, e dove è difficile intervenire, perché il vento spinge verso la pineta".