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MONDO

#PapaTurchia

Il Papa in Turchia, dialogo e crisi regionali al centro della visita

Papa Francesco arriverà questa mattina ad Ankara. Una visita di tre giorni, quella di Bergoglio, che culminerà a Istanbul con l'abbraccio all'amico Patriarca Bartolomeo. Previsto anche un incontro con la comunità islamica e con il presidente Erdogan

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Dalle 13 di oggi (ora locale) papa Francesco arriverà ad Ankara. Una visita di tre giorni, quella in Turchia che culminerà a Istanbul con l'abbraccio all'amico Patriarca Bartolomeo.

Il programma della visita
​Nella tappa iniziale, ad Ankara, sono previsti una sosta al mausoleo di Ataturk, "padre della patria", e incontri con le massime autorità dello Stato, il presidente Recep Tayyip Erdogan e il premier Ahmet Davutoglu, oltre che col presidente degli Affari religiosi, Mehmet Gormez. Sabato Bergoglio si trasferirà a Istanbul, per la parte religiosa della visita. Al museo di Santa Sofia e alla moschea Sultan Ahmet (la Moschea Blu dove già si raccolse in preghiera Benedetto XVI il 30 novembre del 2006) vedrà la comunità musulmana; poi celebrerà la messa nella cattedrale cattolica dello Spirito Santo. Seguiranno la preghiera ecumenica nella chiesa patriarcale di San Giorgio e un incontro privato con Bartolomeo nel palazzo patriarcale. Infine domenica 30, festa di Sant'Andrea apostolo, dopo l'incontro con il gran rabbino di Turchia Isak Haleva, sono previsti la divina liturgia, ancora nella chiesa patriarcale, con la benedizione ecumenica e la firma della dichiarazione congiunta, e il pranzo con il patriarca Bartolomeo, già incontrato nel 2014 dal papa a Gerusalemme e in Vaticano in occasione della preghiera di pace con Shimon Peres e Abu Mazen.

Gli obiettivi del viaggio
Il Pontefice visita la Turchia anzitutto per "rafforzare i legami di amicizia, di collaborazione e di dialogo fra le chiese", e per "esprimere preoccupazione per la situazione e la sorte di tanti fratelli cristiani che si trovano in situazioni di difficoltà e di persecuzione", ha spiegato ai microfoni del Centro Televisivo Vaticano il Segretario di Stato vaticano, Cardinale Pietro Parolin. Molte altre, però, le questioni toccate: il dialogo interreligioso ("occorre denunciare la manipolazione della religione e l'uso del nome di Dio per fare violenza"), la delicata situazione in Medio Oriente ("la soluzione non può che essere regionale, comprensiva, tenendo conto degli interessi e delle aspettative di ognuna delle parti coinvolte") e la presenza dei cristiani in Turchia e nella regione ("nonostante le difficoltà, la Chiesa cattolica è impegnata nel dialogo con l'Islam").

Possibile incontro con siriani
Papa Francesco potrebbe poi incontrare dei rifugiati siriani e iracheni, rappresentanti di due milioni di persone arrivate nel Paese anatolico per scappare dalla guerra. Se pare escluso che il pontefice si rechi nel Kurdistan iracheno, un incontro con i rifugiati potrebbe avvenire ad Ankara o Istanbul. Il programma in Turchia "potrebbe riservare qualche piccola sorpresa", hanno detto le fonti. Francesco sarà in Turchia da
domani al 30 novembre. 
 
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