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MONDO

Al via domani, 25 novembre

Viaggio del Papa in Africa, allarme degli 007 francesi. Vaticano: "Il programma non cambia"

Padre Lombardi: "Non ci risultano elementi nuovi di preoccupazione per cui il programma continua ad essere quello previsto. Il Papa spera vivamente di portare il suo messaggio di pace". Il Pontefice farà tappa in Kenya, Uganda e Centrafrica. A Bangui anticiperà l'apertura dell'Anno Santo il 29 novembre

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Papa Francesco (Ansa)
"Non ci risultano elementi nuovi di preoccupazione per cui il programma continua ad essere quello previsto. Il Papa spera vivamente di portare il suo messaggio di pace". Così padre Lombardi, Direttore della sala stampa vaticana, ha commentato l'allarme lanciato dai servizi francesi riguardo ai rischi legati alla visita di Papa Francesco nella Repubblica Centrafricana. Il Paese è lacerato da anni di guerra civile e dunque le intelligence mettono in guardia già da giorni sulla difficoltà di garantire la sicurezza.

Prima volta in Africa per il Pontefice
Il viaggio comincerà domani, 25 novembre. Per Francesco sarà la sua prima volta nel continente africano e porterà la sua parola di incoraggiamento e speranza a Kenya, Uganda e Centrafrica.

I videomessaggi
Ieri ha anticipato il saluto con videomessaggi alle popolazioni che si appresta a incontrare. "Verrò da voi come messaggero di pace": Papa Francesco si è rovolto così agli abitanti della Repubblica Centrafricana. Ed è proprion nella capitale del Paese, Bangui, che anticiperà l'apertura dell'Anno Santo il 29 novembre.

Il Papa ha parlato, con un altro videomessaggio, anche al Kenya e all'Uganda. "Non vedo l'ora di incontrarvi", ha sottolineato. "Vengo come un ministro del Vangelo, per proclamare l'amore di Gesù Cristo e del suo messaggio di riconciliazione, di perdono e di pace". Ma "allo stesso tempo, desidero incontrare tutte le persone del Kenya e dell'Uganda, e offrire a tutti una parola di incoraggiamento. Viviamo in un'epoca in cui i credenti, e le persone di buona volontà, sono chiamate a promuovere la comprensione e il rispetto reciproco, e a sostenersi gli uni con gli altri come membri della nostra famiglia umana".

Poi ha annunciato che momenti importanti della visita in Africa "saranno gli incontri con i giovani, che sono la vostra più grande risorsa e la nostra speranza più promettente per un futuro di solidarietà, di pace e di progresso".