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POLITICA

La sfida di Francia e Italia all'austerità tedesca, verso la nomina di Moscovici

Ue: "Economia preoccupa. Rilanciare crescita e investimenti". Bene vertice in Italia il 7 ottobre

Sul tavolo di Bruxelles, la ricapitalizzazione della Bei, la banca europea degli investimenti, e una definizione operativa del piano da 300 miliardi annunciato dal prossimo presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, per rilanciare la crescita. La probabile nomina del francese Pierre Moscovici a commissario europeo per l'economia potrebbe "allentare" le morse dell'austerità. Attesa per le decisioni della Bce

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I timori per la stagnazione in Eurozona crescono, soprattutto in virtù delle sofferenze mostrate da Francia e Italiam ma anche da alcune frenate della locomotiva tedesca. I leader europei, riuniti a Bruxelles, dovranno approntare una nuova strategia per uscire dalle secche della crisi.

Il premier Matteo Renzi, in virtù di presidente di turno dell'Ue, ha annunciato per l'inzio di ottobre un vertice europeo sulla crescita. Probabile che a Bruxelles ne vengano gettate le basi.

Attesa per le decisioni BCE
Il presidente della Bce Mario Draghi ha recentemente dichiarato di voler "adottare misure non convenzionali" per combattere la deflazione (il crollo patologico dei prezzi) e rilanciare la crescita, a patto, però, che ogni paese "faccia le riforme".

L'espressione "misure non convenzionali" ha rianimato il fronte italo francese, che vuol porre fine - o rimodulare - le politiche di auterità, caldeggiate soprattutto dal governo tedesco. E dall'esecutivo di Angela Merkel è subito arrivata la precisazione, del ministro delle finanze Wolfang Schauble: “Draghi è stato frainteso. Ad essere franco”, ha detto, “non credo che la politica monetaria abbia strumenti per combattere la deflazione”.

Secondo i report Ue, l'inflazione nell'Eurozona è ferma allo 0,3%, a fronte di un obiettivo dichiarato del 2%. 

Cosa può fare il vertice
Sembra difficile che già a Bruxelles si trovi l'accordo per nuove misure in campo economico. E' quindi più probabile che nelle prossime settimane possano essere organizzati incontri informali, anche a livello di capi di Stato e di governo, per arrivare poi al vertice già programmato per ottobre con proposte da mettere sul tavolo.

Tra queste potrebbe esserci anche la ricapitalizzazione della Bei, la banca europea degli investimenti, e una definizione operativa del piano da 300 miliardi annunciato dal prossimo presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, per rilanciare la crescita. Il tutto in attesa di vedere quali saranno le mosse della Bce guidata da Mario Draghi alla luce del crescente rischio deflazione.

La nomina del socialista francese Pierre Moscovici a commissario Ue all'economia potrebbe dare il là a politiche più espansive. La bussola, però, sembra questa: interventi per crescita e investimenti sì, ma a patto che tutti facciano le riforme (lavoro e conti pubblici, su tutte).