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ITALIA

Danni ai palazzi storici di Firenze

Uffizi allagati, il direttore: "Una tromba d'aria mai vista"

La Galleria è stata chiusa per alcune ore dopo la forte grandinata che ha spaccato i vetri e allagato i corridoi del Museo. Nessun danno alle opere ma i visitatori sono stati costretti ad evacuare

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di Roberta Rizzo
E' stata una vera e propria tromba d'aria quella che ha colpito Firenze e provocato allagamenti e disagi in diversi punti di Firenze. Una bomba d'acqua, mista a grandine, si è abbattuta con particolare veemenza sul centro storico provocando danni anche ai celebri palazzi fiorentini. La Galleria degli Uffizi, ad esempio, dove sono conservate le opere più importanti del Rinascimento italiano, ma anche l'Orto botanico, Palazzo Pitti e Palazzo Vecchio dove gli ingegneri hanno riscontrato diverse infiltrazioni d'acqua.

"Nessun danno alle opere"
Gli Uffizi sono stati letteralmente travolti dal maltempo. Spazzati dalle fortissime raffiche di vento che hanno rotto vetri e splancato le grandi finestre del Museo. L'acqua è entrata un po' ovunque allagando le sale del polo espositivo ma, fortunatamente, "senza provocare alcun danno alle opere" come assicura il direttore del polo museale, Antonio Natali, che appena saputa la notizia ha imposto la "chiusura d'emergenza" del Museo ed è corso sul posto per verificare gli eventuali danni causati dalla bomba d'acqua. "Riapriremo la Galleria a breve, tra un'ora al massimo" ha spiegato il direttore "il problema è stato che l'acqua che ha invaso i corridoi degli Uffizi andava pulita immediatamente".

C'erano mole persone all'interno del Museo quando è arrivata la tromba d'aria?
"Sì certo, gli Uffizi, nonostante quello che si dica sulla crisi che ha investito il settore turistico, sono sempre colmi di gente. Lo erano proprio in quel momento quando il vento ha spaccato vetri e finestre e l'acqua ha invaso i corridoi. Il nostro personale, che ringrazio per la sua efficienza, ha immediatamente fatto evacuare i visitatori e abbiamo disposto la chiusura d'emergenza della Galleria per permettere i controlli necessari". Anche altri muesi del polo fiorentino sono stati costretti a chiduere per verificare le conseguenze del violento nubifragio: tra questi Palazzo Pitti, il museo di San Marco e Palazzo Davanzati.

Vi aspettavate una cosa del genere?
"In realtà è da un po' di tempo a Firenze viviamo ai tropici oramai. Queste bombe d'acqua non sono più una novità soprattutto d'estate. Certo è che di una grandinata così, corredata da un vero nubifragio e da una tromba d'aria così forte, non mi sembra di ricordarne in passato".

Che tipo di danni possono provocare queste "bombe d'acqua" agli edifici storici?
"Tanti. Davvero tanti. Sa un edifico costruito di recente di certo regge meglio l'mpatto di un temporale così violento, ma un edificio che risale alla metà del Cinquecento, sebbene mantenuto e revisionato al meglio, è un essere molto fragile e deve essere protetto tempestivamente. Danni strutturali non ce ne sono, si è trattato solo di un allagamento superficiale. E comunque finiti gli ultimi sopralluoghi saremo pronti a riaprire gli Uffizi oggi stesso". In una nota dell'Opera Laboratori Fiorentini si precisa che "i danni al patrimonio arboreo, alle strutture e alle opere d'arte sono oggetto di verifiche. Ai visitatori in possesso di biglietto dei musei chiusi sarà resa possibile la visita sabato 20 e domenica 21 settembre. A chi non potesse fruire della visita, sarà rimborsato il biglietto, la prenotazione o entrambi. Le previste aperture serali di questa sera, ore 19-21, saranno effettuate ove possibile".