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MONDO

Poroshenko: aggressione diretta della Russia

Ucraina, sale la tensione. Kiev evoca una "grande guerra" contro Mosca; Merkel: nuove sanzioni

Kiev denuncia scontri a Donetsk e Lugansk con le truppe russe, Mosca continua a negare un intervento militare. Intanto il gruppo di contatto riunitosi a Minsk non ha trovato un accordo, deciso solo di proseguire i colloqui. Merkel: "ormai è scontro tra Russia e Ucraina"

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(LaPresse)
Cresce la tensione in Ucraina e si parla ormai di "guerra" nell'est del paese anche se la Russia continua a smentire un intervento militare. Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha infatti dichiarato che "non ci sarà un intervento militare russo in Ucraina", rilanciando la necessità di un cessate il fuoco immediato senza condizioni. Ma il gruppo di contatto - Osce, Kiev, Mosca e leader dell'est ucraino - riunitosi a Minsk ieri per circa quattro ore ha deciso solo di proseguire i colloqui nei prossimi giorni per studiare le reciproche proposte. Nessuna tregua dunque.
Colloqui che arrivano mentre Kiev denuncia "aspri scontri" con truppe russe a Donetsk e anche a Lugansk, dove l'esercito ha battuto in ritirata come quasi ovunque e il ministro della Difesa ucraino Valeriy Geletey dichiara che una "Una grande guerra è arrivata alle nostre porte, una guerra come non la vediamo dal secondo conflitto mondiale". Il presidente Poroshenko ha accusato Mosca di "un'aggressione diretta ed evidente" che ha alterato platealmente l'equilibrio delle forze in campo.

Merkel: è scontro tra Kiev e Mosca
Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel parla di guerra tra Kiev e Mosca: "È ormai chiaro che non siamo di fronte a un conflitto all'interno dell'Ucraina, ma ad uno scontro fra la Russia e l'Ucraina", ha sostenuto, ricordando la preparazione di "nuove sanzioni sostanziali" da parte della Ue e gli "aumentati timori" di alcuni Paesi Ue, come quelli baltici. Le fa eco il presidente tedesco, Joachim Gauck, da Danzica, in Polonia: " La Russia ha messo fine di fatto alla partnership con l'Europa". Gauck, che ha evocato un conflitto armato ai confini dell'Europa, ha sottolineato: "Noi sosteniamo delle relazioni di buon vicinato con la Russia, ma a condizione che Mosca cambi la sua politica e che vi sia un ritorno al rispetto del diritto dei popoli".

Ban Ki-moon: no soluzione militare
Il segretario generale dell'Onu lancia un avvertimento ai 28 capi di Stato dell' Alleanza atlantica che devono adottare al summit di giovedì e venerdì un piano di reazione in risposta all'intervento russo nella crisi ucraina. "Non c'è una soluzione militare" alla crisi in Ucraina, "un dialogo politico per una soluzione politica è il cammino più sicuro", ha aggiunto Ban ki-Monn deplorando una "situazione caotica e pericolosa" dalle conseguenze "regionali e mondiali".

Tusk: "Il settembre 1939 non deve ripetersi"
Al crescere della tensione arriva anche il monito del premier polacco Donald Tusk, appena nominato presidente del Consiglio europeo, che commemorando il 75/mo anniversario dello scoppio del secondo conflitto mondiale ha messo in guardia contro i pericoli di una guerra "non solo nell'est ucraino" e del ripetersi dello scenario del settembre 1939, quello dell'invasione nazista della Polonia.
   
Le richieste dei filorussi
Per una tregua i separatisti chiedono condizioni che sembrano difficilmente accettabili per Kiev: sono pronti a restare nel Paese in cambio di uno status speciale per le loro regioni, che consenta loro di gestire la sicurezza, di nominare i magistrati e di svolgere attività economica con una maggiore integrazione con la Russia e l'Unione doganale. Oltre ad una amnistia generalizzata.
In caso di fallimento dei negoziati, secondo gli esperti russi, Mosca potrebbe appoggiare la nascita di uno stato cuscinetto, come ha già fatto in Georgia con l'Ossezia del sud e l'Abkhazia, e in Moldova con la Transnistria. 

Putin all'Ue su nuove sanzioni: "Prevalga il buon senso"
Alla notizia che l'Ue ha messo in cantiere nuove sanzioni contro Mosca per la sua politica in Ucraina, il presidente russo Putin avverte: "Mi auguro che prevalga il buon senso, mi auguro che lavoreremo insieme normalmente e che noi e i nostri partner non ci danneggeremo colpendoci l'un l'altro".