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MONDO

Si segue la pista Isis

Turchia, 42 morti, nessun italiano, e 238 feriti nell'attentato all'aeroporto di Istanbul

Decine di vittime all'aeroporto Ataturk di Istanbul dove un commando di 7 persone ha aperto il fuoco sulla folla al terminal internazionale. Poi 3  di loro si sono fatti saltare in aria, probabilmente con un 'kamikaze ariete' che ha aperto la strada agli altri due. Tra i feriti anche cittadini stranieri

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Prime immagini dall'aeroporto Ataturk di Istanbul
Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha aggiornato il bilancio delle vittime dell'attacco allo scalo internazionale Ataturk: il numero dei morti sale a 41, quello dei feriti a 239. Dopo 24 ore dall'attentato è arrivata la notizia della morte di un ragazzo di 22 anni che era nella lista dei feriti. Nel conto delle vittime non sono inclusi i 3 kamikaze. Tra le vittime vi sono almeno 13 stranieri (5 sauditi, 2 iracheni, un tunisino, un uzbeco, un cinese, un iraniano, un ucraino e un giordano), gli altri sono cittadini turchi. Dei feriti, 103 sono stati già dimessi dopo le prime cure. L'attacco ieri sera intorno alle 22 ora locale, quando almeno 3 terroristi (forse sette) armati di kalashnikov hanno aperto il fuoco ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi dell'aeroporto Ataturk. Il premier turco Binali Yildirim ha precisato che nell'attacco uno dei kamikaze si è fatto saltare fuori dal settore arrivi e due altri hanno sfruttato il panico creato dall'esplosione per entrare nell'edificio.

Stranieri i 3 kamikaze, arrestata una donna
Sarebbero cittadini stranieri i kamikaze che si sono fatti esplodere, riferiscono fonti delle indagini. Si è conclusa l'autopsia sui loro corpi, ma le identità non sono ancora state rese note. Secondo fonti della polizia il commando sarebbe stato composto da 7 persone, di cui altre 3 sarebbero in fuga e una donna sarebbe stata arrestata. 

Giornata di lutto nazionale
L'ufficio del premier turco, Binali Yildirim, ha dichiarato un giorno di lutto nazionale per le vittime dell'attentato dell'aeroporto Ataturk. Lo ha riferito Hurryiet sul suo sito web. Oggi le bandiere nazionali sulle sedi di rappresentanza all'estero sono a mezz'asta. 

Riaperto lo scalo, almeno 1/3 voli cancellati
L'aeroporto Ataturk di Istanbul è stato parzialmente riaperto, le attività nello scalo risultano tuttavia fortemente ridotte: almeno 1/3 dei voli, secondo quanto riportano media locali, risulta al momento cancellato, mentre decine di altri sono segnalati con forti ritardi. Avviata anche la conta dei danni nella parte dello scalo finita sotto attacco, in particolare la zona degli arrivi del terminal internazionale, dove anche alcune pannelli di copertura appaiono danneggiati.

Ripresi voli Usa da e per Turchia
Le autorità americane hanno revocato il blocco dei voli Usa verso Istanbul e viceversa, scattato dopo l'attacco all'aeroporto della capitale turca e durato diverse ore. Lo riferiscono fonti Usa, secondo cui al momento in cui è iniziato il blocco, 10 passeggeri americani erano in volo. I passeggeri Usa, fanno sapere le stesse fonti, ora sono tutti atterrati.

Fiumicino, sicurezza già ai massimi livelli
All'aeroporto di Fiumicino resta alto il livello di sicurezza, già elevato dopo gli attentati nell'aeroporto di Bruxelles del marzo scorso. Pattuglie di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sorvegliano lo scalo sia dentro le aerostazioni, particolarmente affollate, specie vicino alle biglietterie della compagnia Turkish, sia nell'area esterna e lungo il sedime aeroportuale. Per quanto riguarda i voli per Istanbul, per ora, risulta cancellato solo un collegamento della Turkish, la cui partenza era programmata alle 10:30. Circa una cinquantina i passeggeri coinvolti, che ora la compagnia sta cercando di riproteggere su uno degli altri tre voli operativi tra le 15 e le 22. 

Attentatori giunti in aeroporto a bordo di taxi
Dalle prime indicazioni fornite nella notte dal primo ministro turco Binali Yildirim "tre attentatori si sono fatti esplodere dopo aver aperto il fuoco" con Kalashnikov nell'area del terminal riservato ai voli internazionali. I tre, sempre secondo quanto ha riferito il premier, sarebbero arrivati in zona a bordo di un taxi. 

Almeno tre esplosioni
Le esplosioni udite nello scalo sono state almeno 3.  Alcuni testimoni raccontano di scene drammatiche con feriti portati via anche in taxi. Non si hanno ancora notizie sull'identità delle persone coinvolte. L'aeroporto Ataturk ha un doppio sistema di controlli di sicurezza, il primo dei quali all'ingresso dello scalo, ancor prima di arrivare ai banchi di accettazione. E' lì che è avvenuto almeno uno degli attacchi, mentre spari sono stati uditi anche in un parcheggio vicino. L'azione terroristica è stata confermata direttamente dal ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag.

Il primo ministro turco Binali Yildirim afferma che finora tutte le indicazioni suggeriscono che ci sia la mano dell'Isis dietro all'attacco all'aeroporto. Yildirim spiega che gli aggressori sono arrivati all'aeroporto in taxi e si sono fatti esplodere dopo aver aperto il fuoco. Alla domanda se un quarto aggressore possa essere fuggito, ha detto che le autorità non hanno tale valutazione ma stanno prendendo in considerazione ogni possibilità. Il premier turco ha aggiunto che tra le vittime ci sono alcuni stranieri e che molti tra i feriti hanno lesioni lievi, ma altri sono in gravi condizioni. Yildirim fa notare infine come l'attacco arrivi mentre la Turchia sta avendo successo nella lotta al terrorismo e sta cercando di normalizzare i rapporti con i paesi vicini come la Russia e Israele.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l'attacco, ricordando che è avvenuto durante il mese sacro islamico del Ramadan. Messaggi di solidarietà sono giunti alla Turchia da tutto il mondo. 

Il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon ha condannato "l'attacco terroristico" di ieri sera all'aeroporto Ataturk di Istanbul, chiedendo che i responsabili siano identificati e portati davanti alla giustizia.

"Tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa devono rimanere uniti nella lotta contro il terrorismo e nella difesa dei nostri valori comuni". Lo ha detto Thorbjorn Jagland, segretario generale del Consiglio d'Europa, condannando l'attentato suicida all'aeroporto di Istanbul. Jagland ha poi espresso vicinanza ai "cittadini di Istanbul, alla popolazione turca e al governo turco".

Il Papa, ha detto dopo aver recitato l'Angelus "Ieri sera a Istanbul è stato compiuto un efferato attacco terroristico, che ha ucciso e ferito molte persone. Preghiamo per le vittime, per i familiari e per il caro popolo turco. Il Signore converta i cuori dei violenti e sostenga i nostri passi sulla via della pace". 

Un messaggio di vicinanza e cordoglio è arrivato dal primo ministro Renzi:"Voglio esprimere solidarietà e vicinanza al popolo turco. Quel che sta avvenendo a Istanbul conferma la necessità di una risposta forte e coesa al terrorismo. Esprimo a nome del governo e del popolo italiano solidarietà al popolo turco".

In un messaggio al presidente turco Erdogan, il presidente della Repubblica Mattaerella scrive  "Desidero esprimere, a nome mio personale e di tutto il popolo italiano, la più solidale vicinanza alle famiglie delle vittime per il nuovo, gravissimo attentato che ha colpito ieri sera la citta' di Istanbul. L'Italia condanna risolutamente questo ennesimo, atroce gesto e riafferma il pieno sostegno alla Turchia nel contrasto alla violenza cieca ed omicida del terrorismo. Con questi sentimenti, signor Presidente, esprimo a lei e a tutto l'amico popolo turco, il mio piu' sentito cordoglio, insieme a quello di tutti gli italiani".