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MONDO

Dopo il referendum

Voto Ticino, Della Vedova: scelta anti-italiana, segnale ai nostri nazionalisti

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Il sottosegrertario Della Vedova
"C'è un Nord più a Nord. La scelta (di fatto) anti italiana degli elettori ticinesi è un ulteriore potente segnale del ripiegamento nazionalista in atto in Europa a seguito delle campagne di chiusura xenofoba di molti leader politici europei".

Lo scrive su Facebook il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, commentando il referendum elvetico. "In Ticino -aggiunge- non vi è un allarme disoccupazione e i lavoratori frontalieri italiani contribuiscono all'economia del cantone con le loro professionalità".

"La decisione di chiusura, che per produrre effetti dovrebbe essere codificata a Berna -sottolinea Della Vedova- non risponde ad una scelta razionale ma emotiva ed ideologica, l'ideologia della chiusura nazionalista, dei muri contro lo straniero 'a prescindere'. Nulla di diverso da quanto accaduto nel voto per la Brexit, in gran parte dovuto all'ostilità nei confronti dei lavoratori comunitari".

"L'accesso al mercato dell'Ue -prosegue- non può tollerare la limitazione alla circolazione dei lavoratori, non per ritorsione, ma perché senza questo non ci sarà la forza politica di mantenerlo. Un segnale anche per i nazionalisti italiani: se la si mette su quel piano, c'è un nord più a nord, pronto a discriminare i lombardi e i piemontesi senza tante remore", conclude Della Vedova.