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MONDO

22 corpi recuperati dopo la valanga sull'Everest di sabato

Terremoto in Nepal, 2500 vittime. Paura per 4 speleologi italiani

Sono stati trovati e stanno bene invece i due fratelli fiorentini di cui non si avevano notizie. Nuova scossa di magnitudo 6.7 ieri mattina, nel paese dichiarato lo stato di calamità nazionale. Rase al suolo intere zone, danni gravissimi al patrimonio artistico. Unicef: coinvolti tanti bambini, si teme una catastrofe. La Farnesina invia l'unità di crisi

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Kathmandu (Nepal)
2500 morti e oltre 6mila feriti, questo l'ultimo tragico bilancio, provvisorio, del sisma che ha colpito il Nepal. Una nuova scossa, ieri mattina, di magnitudo 6.7 ha fatto tremare ancora  il paese; manca la corrente elettrica, i collegamenti telefonici sono precari e comincia a scarseggiare il cibo e l'acqua. Gli ospedali sono sovraffolatti, tutti i parchi ed i giardini pubblici, compreso quello dell'ex Palazzo Reale, sono occupati da migliaia di sfollati.

Mentre continua l'emergenza cresce la paura per i quattro speleologi italiani, in spedizione nel villaggio di Langtang, travolto da un'enorme valanga, che non danno notizie da sabato. Proprio per assicurare assistenza ai connazionali che si trovano attualmente in Nepal un team dell'Unità di Crisi si sta recando a Kathmandu. La squadra collaborerà con un advanced-team tecnico della Protezione Civile, anch'esso in procinto di raggiungere il paese.

Sono stati ritrovati invece i due fratelli di Firenze di cui non si avevano notizie da giorni. Daniel e Elia Lituani, 25 e 22 anni, erano nel Paese himalahyano per fare trekking da due settimane. L'ultimo contatto con i genitori pochi giorni prima del terremoto da Pokhara. 

I quattro speleologi italiani
A dare la notizia dei quattro italiani il fratello di uno dei dispersi originario di Ancona. Roberto Antonini ha raccontato di aver parlato con Giuseppe mezzora prima del sisma, poi non ha più saputo nulla. Giuseppe 'Pino' Antonini, 53 anni, è specializzato in operazioni di grotta e forra. E' direttore della Scuola forre del Soccorso alpino e tecnico di elisoccorso. Con lui ci sono anche il medico speleologo Gigliola Mancinelli, Oscar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige e un torrentista genovese di 52 anni, Giovanni "Nanni" Pizzorno". Il gruppo di speleologi doveva esplorare le forre, ma ieri - dalle poche notizie che si hanno - non si era mossi dal villaggio perché il tempo era brutto.

Unicef: "Situazione terribile, coinvolti tantissimi bambini, si teme una catastrofe"
Vittime del terremoto anche tantissimi bambini. A lanciare l'allarme è l'Unicef: "La situazione in Nepal è terribile, la metà della popolazione sono bambini e si teme una catastrofe. La situazione - dice l'agenzia Onu - è complessa nelle zone rurali e nei villaggi a nord ovest di Kathmandu dove regna la distruzione ed è arduo arrivare", fa sapere l'organizzazione in una nota. "I bambini messi in salvo sono intrappolati al freddo e al gelo. Le prossime ore saranno decisive", fanno sapere gli operatori che stanno distribuendo cibo, kit igienici, coperte e medicine.

Fmi in Nepal
Sul fronte degli aiuti, in una nota la direttrice dell'Fmi, Christine Lagarde ha riferito che "Una squadra del Fondo monetario internazionale è pronta a recarsi in Nepal" per "aiutare il governo a valutare la situazione macroeconomica e determinare le necessita finanziarie".

Nuova scossa
In Nepal la terra ha continuato a tremare. Ieri mattina una nuova forte scossa di terremoto di 6.7 gradi della scala Richter ha fatto tremare il Paese himalayano già sconvolto dopo il terribile sisma di magnitudo 7.9 che ha provocato più di 2mila morti e 5mila feriti. Il sisma è stato percepito anche in India. Il bilancio delle vittime però è destinato ad essere aggiornato: interi villaggi non sono ancora stati raggiunti dai soccorritori. Tra le vittime anche il cofondatore di Google Adventure, Dan Fredinburg: stava facendo hiking sull'Everest. "Siamo vivi per miracolo, abbiamo visto i templi e il palazzo reale di Durbar Square afflosciarsi davanti ai nostri occhi come tasselli di un domino", ha detto una coppia di italiani, Roberto Spiritelli e Marusca Cordini, che ieri sono scampati alla scossa che ha devastato il Nepal. Di fronte alla tragedia prodotta dall'ondata di scosse di terremoto il governo del Nepal ha decretato lo stato di calamità nazionale. 

Valanga sull'Everest, 22 corpi recuperati, 217 dispersi
Intanto, aumenta il numero dei morti della valanga sul monte Everest subito sopo il sisma. Il governo nepalese ha comunicato che i cadaveri recuperati sono 22, mentre 217 persone sono ancora disperse. Le persone salvate sono 32, mentre 29 feriti sono ricoverati nell'ospedale di Lukla. 

Le ricerche dei dispersi
Alle prime luci dell'alba sono intanto riprese le ricerche delle persone intrappolate nelle rovine degli edifici delle principali città nepalesi, ma la mancanza di mezzi pesanti, adatti a rimuovere i detriti, rende immane il lavoro dei soccorritori e riduce le speranze di trovare ancora superstiti. 



Il terremoto
Il sisma di sabato, di magnitudo 7.9, ha colpito 80 km a est di Pokhara in Nepal, a metà strada tra la città e la capitale Kathmandu. Le scosse sono state avvertite anche a Nuova Delhi, e in altre città del Nord dell'India, oltre che in Bangladesh, in Cina, in Pakistan e in Tibet. 

La torre di Dharahara 
Molti al momento i dispersi e le segnalazioni di persone intrappolate sotto le macerie. Anche la torre Dharahara, uno storico monumento di 62 metri e nove piani patrimonio Unesco e una delle mete preferite dei turisti nella capitale nepalese, è crollata al suolo. Sotto le sue macerie sono stati recuperati i corpi di 250 persone. 




Il cordoglio del Papa
Papa Francesco, informato del devastante terremoto che ha colpito il Nepal, con centinaia di vittime, "segue in preghiera e con grande preoccupazione l'evolversi della situazione, partecipando al dolore di quanti sono stati colpiti". Lo riferisce la Radio Vaticana.