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ITALIA

Terremoto, la cronaca dell'ultima ora

Sono almeno 159 le vittime estratte dalle macerie e 368 i feriti. Bimba salva dopo 17 ore

Sono almeno 159 le vittime estratte dalle macerie, 368 i feriti fra Amatrice ed Accumuli. 106 vittime riguardano l'area laziale e 53 i comuni marchigiani. Sono 1.500 le persone rimaste senza casa nelle sole aree marchigiane. Ad Amatrice, secondo il sindaco, sono un centinaio i dispersi

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Amatrice. Una vittima viene tirata fuori dalle macerie (AP Photo)
Sono almeno 159 le vittime estratte dalle macerie, 368 i feriti fra Amatrice ed Accumuli. 106 vittime riguardano l'area laziale e 53 i comuni marchigiani. Quanto alla stima delle persone che, vive o morte, potrebbero essere ancora sotto le macerie, "non mi azzardo a fare questo tipo di numeri", ha risposto il capo della Protezione civile, Curcio, sottolineando anche che "è complicato rispondere perché in questo periodo dell'anno in questi comuni vi è un aumento della popolazione". Anche sugli ospiti (circa 80) dell'Hotel Roma, il capo della Protezione civile ha detto di non avere dati "su quante persone siano uscite da lì". Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha detto che 6-7 corpi sono stati estratti dalle macerie dell'hotel e "altri ospiti sono ricoverati".

A Pescara Tronto è stata estratta ancora viva la bimba di circa 10 anni rimasta intrappolata sotto le macerie per circa 15 ore, mentre la sorella della piccola non ce l'ha fatta.

Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha detto che i dispersi sarebbero ancora un centinaio nell'area del suo comune. A Pescara del Tronto, nell'Ascolano, vi sarebbero stati non meno di 30 morti secondo fonti della Protezione civile locale.

"Il numero di persone assistite presso il Pronto soccorso di Ascoli Piceno e quello di San Benedetto del Tronto si attesta sul centinaio, di cui una metà con codice verde e la restante parte ripartita tra codici rossi e gialli", si legge nella nota diffusa dalla direzione dell'Area Vasta n. 5 delle Marche.

Sono 1.500 le persone rimaste senza casa, perché distrutta o inagibile, nelle zone delle Marche devastate dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale. La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto, rasa al suolo. Verranno ospitati quasi tutti in tendopoli che si stanno allestendo per la notte.

Il governo dichiarerà in consiglio dei ministri lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Rieti.

La terra intanto continua a tremare
Prosegue lo sciame sismico nelle zone del terremoto nel Centro Italia, con alcuni picchi. Una scossa di magnitudo 4.4 è stata registrata, alle 19.46, dall'Ingv nella provincia di Rieti, ad una profondita' di 10 chilometri. L'evento è stato avvertito anche nella Capitale. Un'altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. La scossa più forte, di magnitudo 6, era avvenuta invece alle 3.36 con epicentro vicino Accumoli (Rieti); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata).

Crollato l'Hotel Roma ad Amatrice
Ad Amatrice è crollato anche lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina. Diverse le persone che sarebbero sepolte sotto le macerie, lo conferma a Lapresse Lorenzo Botti, istruttore nazionale del nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco. Il Roma è un luogo celebre anche come ristorante per la amatriciana, il piatto che prende il nome dalla città.

Timori per il patrimonio culturale nelle zone più colpite.
Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant'Agostino. Danni riscontrati anche alla Basilica di San Benedetto a Norcia, ma anche alle mura storiche della città. Lo conferma Antonella Pasqua Recchia, segretario generale del ministero di beni culturali e turismo. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno.

A lavoro 880 VVF, 570 operatori della sicurezza e oltre 350 militari
Sono oltre 350 i militari dell'Esercito e dell'Aeronautica militare impegnati con mezzi speciali nei soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma verificatosi questa notte tra le province di Rieti ed Ascoli Piceno. E' quanto si legge in un tweet dello Stato maggiore della Difesa. 

"Sono al lavoro 880 Vigili del Fuoco provenienti da tutta Italia, sono impiegati 9 elicotteri,  200 mezzi di soccorso, 50 mezzi movimento terra e 30 unità cinofile del Corpo dei Vigili. Nei luoghi colpiti dall'evento sismico, sono operativi inoltre 570 operatori della sicurezza, di cui 320 nei Comuni di Amatrice e Accumoli e 250 nel Comune di Arquata del Tronto". Così in una nota il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al termine di una riunione tecnica di coordinamento che si è svolta al Viminale.

L'ipocentro del terremoto registrato ad una profondità tra i 5 e i 7 chilometri sottoterra
L'ipocentro del sisma che si è verificato questa notte è stato fissato a una profondità tra i 5 e i 7 chilometri sottoterra. Il piano di faglia ha avuto una estensione di 25-30 chilometri". Ad affermarlo è stata Daniela Pantosti, direttrice dell' Ingv durante una conferenza stampa. Si è trattato di un "evento localizzato in una zona dove l'attività sismica è sempre presente e simile ai terremoti tipici degli Appennini", ha precisato.