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MONDO

Fragile tregua sul cessate il fuoco

Siria, ribelli alla Bbc: "Non smetteremo di combattere"

Gruppi ribelli siriani annunciano che non intendono smettere di combattere perché non credono che la Russia sospenderà la propria campagna aerea a sostegno del governo di Bashar al Assad

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Una tregua fragile quella raggiunta la scorsa notte a Monaco per il cessate il fuoco in Siria. Alcuni gruppi ribelli siriani hanno dichiarato alla Bbc che non fermeranno le armi perché non credono che la Russia metterà uno stop ai bombardamenti a favore del presidente Bashar al Assad. Si sono dichiarati profondamente scettici rispetto all'accordo siglato nella notte tra giovedì e venerdì per mettere fine alla guerra entro una settimana. E hanno ribadito la loro richiesta di cacciare il presidente Assad dal potere.

Un portavoce dell'Esercito libero siriano ha dichiarato: "Siamo assolutamente scettici sulla posizione dei russi". Il gruppo Ahrar al-Sham ha detto che non smetterà di combattere finché "non cesseranno i bombardamenti del regime, non saranno creati corridoi  umanitari sicuri per i civili, rilasciati i prigionieri e sciolti gli assedi". Faylaq al-Sham - membro di una coalizione di sette gruppi differenti di ribelli che operano nel Nord - ha detto che le armi non verranno abbassate fin quando Assad resterà al potere. E Riad Hijab, coordinatore del principale blocco di opposizione siriano aveva commentato che un annuncio della cessazione delle ostilità prima di un concreto passo in avanti nel processo politico "non è realistico, obiettivo né logico".