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POLITICA

La replica

Sindacati rispondono a Renzi. Furlan: "Non serve fare demagogia"

Il segretario della Cisl spiega che "non serve sollevare polveroni", mentre Barbagallo della Uil commenta: "In molti casi le scuse dovrebbero arrivare anche da dirigenti e politici"

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Annamaria Furlan, lapresse
Dopo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è espresso sugli scioperi a Pompei e di Alitalia definendoli "scandalosi" e dicendo che "non sono in discussione i sindacati ma serve responsabilità", le organizzazioni dei lavoratori rispondono dicendo che "Non serve sollevare polveroni" e che la responsabilità "è anche dei dirigenti pubblici" che non sanno risolvere i problemi dei lavoratori.

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha commentato: "Non serve al nostro Paese fare demagogia o sollevare polveroni" e "il sindacato confederale e in particolare la Cisl ha sempre avuto un ruolo responsabile nel Paese". Piuttosto, aggiunge Furlan, "il Governo rinnovi subito i contratti pubblici scaduti da ben sei anni".   "Noi non abbiamo  mai sostenuto chi prende per ostaggio i turisti o chi proclama scioperi solo per motivi corporativi, come è accaduto in questi giorni nel caso dell'Alitalia. Si tratta di comportamenti sindacali che noi non condividiamo e da cui prendiamo le distanze", scrive Furlan in una nota. 

"Il Governo rinnovi subito i contratti pubblici scaduti da ben sei anni - continua - chi oggi attacca il sindacato in maniera generica farebbe dunque bene a distinguere tra chi appoggia una concezione antagonistica e conflittuale del sindacalismo e chi come la Cisl sostiene l'esigenza del dialogo tra il Governo e le parti sociali, la partecipazione ed il ruolo fondamentale della contrattazione per riorganizzare la macchina amministrativa ed i servizi pubblici".

Il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, ha commentato: "È una delle poche volte in cui sono d'accordo con Renzi", sottolineando di essersi già scusato, in passato, con turisti e cittadini per i disagi creati da manifestazioni sindacali ma anche che "in molte situazioni le scuse dovrebbero arrivare anche da dirigenti e politici" che non sanno risolvere i problemi dei lavoratori .  

"Ho già avuto modo di dire - spiega in una nota il segretario generale della Uil - che certe forme di lotta, anche se conseguenza dell'esasperazione dei lavoratori, creano le condizioni per mettere l'opinione pubblica contro il mondo del lavoro". "Nel caso di Pompei, quei sindacati che hanno svolto l'assemblea hanno finito con l'offuscare quelle responsabilità. Nel caso dell'Alitalia, sembra che alcuni sindacati facciano apposta quegli scioperi per stimolare le reazioni contro il sindacalismo confederale".