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MONDO

"Italia contro legge Ue"

Scuola, "250mila precari da assumere". La Corte di Giustizia Europea boccia l'Italia

"La normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell'Unione" scrive la Corte di Giustizia europea nella sentenza. Ingiustificato il "rinnovo illimitato dei contratti a tempo determinato per soddisfare esigenze permanenti nelle scuole statali"

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Strasburgo
La Corte di giustizia europea ha bocciato oggi il sistema delle supplenze utilizzato nella scuola statale italiana definendola "contraria al diritto dell'Unione". "Il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato", si legge nella nota della Corte di Lussemburgo pubblicata oggi.

No al rinnovo illimitato dei contratti
"La normativa italiana non prevede alcuna misura che limiti la durata massima totale dei contratti o il numero dei loro rinnovi," spiega la nota, aggiungendo inoltre che "la normativa italiana non prevede alcuna misura diretta a prevenire il ricorso abusivo a una successione di contratti di lavoro a tempo determinato". La sentenza della Corte segue un ricorso presentato da Raffaella Mascolo e Carla Napolitano e altri colleghi assunti in istituti pubblici come docenti e collaboratori amministrativi in base a contratti di lavoro a tempo determinato stipulati in successione. Si tratta di casi di supplenti che hanno lavorato per almeno 45 mesi, seppure non necessariamente in modo continuato, per un periodo di 5 anni.

Giannini: "Riforma in linea con questa sentenza"
"Mi pare che i contenuti e i metodi che la 'Buona scuola' prevede siano perfettamente in linea, ma anticipatori, rispetto a quello che la Corte europea in questa sentenza ha indicato", è il commento del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Ma per i sindacati ora 250mila precari della scuola "possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per due miliardi di euro, oltre agli scatti di anzianità maturati tra il 2002 e il 2012 dopo il primo biennio di servizio e le mensilità estive su posto vacante".

Anief: "250mila precari posssono chiedere l'assunzione"
"Una vittoria storica" commenta il sindacato Anief-Confedir
, "vittoria che arriva cinque anni dopo la denuncia alla stampa e un contezioso avviato presso le Corti del Lavoro per migliaia di supplenti". "Ora - prosegue la nota - 250mila precari possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per 2 miliardi di euro oltre agli scatti di anzianità maturati tra il 2022 e il 2012 dopo il primo biennio di servizio e le mensilità estive su posto vacante. La Gilda insegnanti annuncia "subito una diffida al governo e poi, entro dicembre, al via in utta Italia le iniziative giudiziarie per la stabilizzazione dei precari". 

La nota conclude che le norme europee "non ammettono una normativa che, in attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali dirette all'assunzione di personale di ruolo delle scuole statali, autorizzi il rinnovo di contratti a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti e di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, senza indicare tempi certi per l'espletamento di dette procedure concorsuali ed escludendo il risarcimento del danno subito a causa di un siffatto rinnovo."