Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Rush-finale-per-la-riforma-della-Pubblica-Amministrazione-il-testo-in-Aula-al-Senato-bb6a9830-2dd5-4538-984f-3343ea21b372.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Venerdì scorso il sì della commissione Affari Costituzionali

Rush finale per la riforma della Pubblica Amministrazione: il testo in Aula al Senato

Al via la terza lettura parlamentare. Negli auspici del governo dovrebbe essere l'ultima e si dovrebbe concludere in pochi giorni. Poi si aprirà il capitolo dei decreti attuativi

Condividi
L'aula del Senato (Ansa)
Roma
Riforma della Pubblica Amministrazione al rush finale. Oggi alle 16 il testo approderà al Senato per la terza lettura parlamentare, che negli auspici del ministro Marianna Madia e del governo dovrebbe essere l’ultima. “Via libera entro giovedì”, ha detto il premier Matteo Renzi dal Giappone, dove è impegnato per una visita ufficiale, ma le fibrillazioni all’interno del Partito Democratico continuano.

Si apre la discussione in Aula 
Venerdì il ddl ha ricevuto il sì senza modifiche da parte della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama. Ora si apre la discussione in Aula. Se la partita si chiuderà nei prossimi giorni, si affronterà poi il capitolo dei decreti attuativi, che saranno fra dieci e venti.

Decreti divisi in due pacchetti 
Secondo quanto anticipato dal ministro Madia, i decreti saranno divisi in due pacchetti, “uno più rivolto all'esterno, con misure di semplificazione, e l'altro orientato all'interno, ovvero al pubblico impiego". La prima tranche del DLgs dovrebbe partire da settembre, l’obiettivo è “concludere tutto entro l’anno”.

I contenuti della riforma 
La riforma della Pubblica Amministrazione affronta numerosi temi. I primi decreti a vedere la luce dovrebbero essere quelli che riguardano società e servizi pubblici perché sono collegati alla revisione della spesa della prossima legge di Stabilità. Centrali l’accelerazione delle procedure amministrative e una serie di provvedimenti di semplificazione amministrativa.

Tensione nel Pd 
Sulla carta la maggioranza ha i numeri per far passare il provvedimento senza modifiche. Sulla partita delle riforme, a partire da quella del Senato, resta però alta la tensione all’interno del Pd, con la minoranza dem che annuncia battaglia e i renziani che ribattono duramente e il presidente del partito, Matteo Orfini, che definisce “incredibile che alcuni senatori minaccino il Vietnam contro il nostro governo".