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POLITICA

La presentazione del piano in conferenza stampa

Renzi e il programma dei Mille giorni: "Riforme contro l'annuncite"

Il presidente del Consiglio lancia il sito per monitorare il governo e presenta il percorso delle riforme: "Non ci si può tirare indietro, vale per tutti i settori. Adesso basta veti". Poi avvisa: "Stop alle rendite dei soliti noti". E sul lavoro: ""Riscriveremo lo Statuto dei lavoratori"

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Il premier in conferenza stampa
"Oggi per noi è la partenza dei Mille giorni", con un "countdown" delle riforme. Su questo "saremo giudicati a maggio 2017". Parla così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Poi, riferendosi all'Europa: "La partita della rilevanza italiana in Ue che non si esaurisce" nella collocazione di una "bandierina sulla poltrona, ma si tratta di imporre" una nuova "strategia all'Europa, e questa imposizione è un obiettivo di tutti i Paesi". Nello stesso tempo, Renzi twitta: "L'Italia la cambiamo, piaccia o non piaccia: tornerà leader, non follower".




"Articolo 18? Dibattito ideologico. Verrà riscritto lo Statuto dei lavoratori"
"Il dibattito estivo sull'articolo 18 è un evergreen", un tema "un po' ideologico" che riguarda "circa tremila persone l'anno", ha detto Renzi durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio ha confermato che con la legge delega sul lavoro sarà riscritto lo Statuto dei lavoratori: "Vanno poi cambiati - ha aggiunto - gli ammortizzatori sociali, mentre con il contratto a tutele crescenti si avrà uno strumento sul quale credo ci possa essere ampia maggioranza in Parlamento". "Quando ci renderemo conto che dobbiamo ridurre le norme e semplificare gli ammortizzatori sociali e rendere il nostro mercato del lavoro come quello tedesco, avremo un Paese normale - ha insistito - Un imprenditore non può morire di pastoie burocratiche per assumere una persona. Alla fine dei mille giorni il diritto del lavoro sarà completamente trasformato".

"Guardiamo negli occhi tutti, ma non guardiamo in faccia nessuno"
"Guardiamo negli occhi tutti, ma non guardiamo in faccia nessuno. Se l'Italia deve cambiare, nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può tirarsi indietro. Vale per tutti i settori" ha affermato Renzi. "I mille giorni - ha detto ancora il premier - sono una occasione ghiotta per la politica: dimostrare che le riforme si possono fare. Questo è il Paese che è apparso sulla scena internazionale come il Paese dei veti. Dei no, non si può. Delle lungaggini e delle procedure. Al termine di questo periodo - ha assicurato - avremo un Paese più coraggioso, più semplice, più competitivo. E dunque una politica più credibile". "Passo dopo passo riporteremo l'Italia al suo posto. A guidare l'Europa del coraggio, non ad inseguire i fantasmi della paura".

"Riforme contro l'annuncite"
"Nel momento in cui siamo accusati di annuncite - ha spiegato Renzi - noi rispondiamo con un calendario, di mille giorni, con tutte le proposte e una data di scadenza precisa". Sono le proposte di sempre? "Ma sono quelle su cui stiamo lavorando - ha sottolineato Renzi - E l’intensità del lavoro già prodotto in Parlamento lo dimostra".

Renzi presenta il mini-sito che illustra l'agenda dei mille giorni
La piattaforma operativa è un sito (passodopopasso.italia.it), che Renzi annuncia anche con un tweet, per verificare passo dopo passo i risultati raggiunti dal governo, rispetto agli obiettivi del governo, con uno spazio di coinvolgimento per i cittadini, dove ciascuno potrà giudicare e criticare.




Anche i decreti attuativi e l'utilizzo dei fondi europei saranno resi pubblici e noti in tempo reale, in modo da evitare sia la lunghezza dei tempi dei decreti, che la dispersione delle risorse comunitarie. "Per ciascun argomento abbiamo aperto una discussione reale, e adesso questo sito diventa lo strumento per proseguire questo dialogo", ha precisato il premier, ricordando quanto realizzato dal governo dal giuramento ad oggi.