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POLITICA

Il premier: "Una soluzione si troverà"

Renzi: "Unioni civili subito in aula, non si può più rimandare"

Rimane la distanza con Alfano che dice no alle adozioni gay. Il presidente del Consiglio detta i tempi: occorre avviare la discussione prima della legge di stabilità

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Dopo lo scontro interno alla maggioranza che si è consumato ieri in una riunione a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Matteo Renzi interviene sulle unioni civili e dice "Una soluzione si troverà in aula, l'importante è avviare la discussione prima della legge di stabilità e che tutti prendano atto che non si può più rimandare". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Rtl 102.5: "Le unioni civili sono un argomento che divide profondamente, tanto che siamo l'unico paese in Europa senza una legge. La posizione del Pd è quella di iniziare a discutere di questa legge in Aula, dandoci dei tempi per arrivare alla votazione".

"Speriamo si trovi una sintesi"
Renzi ha precisato: "Nel merito ci sono le posizioni più disparate, sul 95% della legge c'è l'accordo di tutti, rimane una discussione sull'adozione del figlio del partner, la stepchild adoption... Questioni che saranno affrontate quando affronteremo il tema in Aula. Io mi auguro si possa discutere di queste tematiche senza toni da scontro ideologico. L'importante è che la legge si faccia. Le posizioni non sono vicinissime, ma credo che un'intesa si possa trovare".

Il no di Alfano
Nel vertice a Palazzo Chigi di ieri si è consumato lo scontro interno alla maggioranza sul ddl unioni civili. Angelino Alfano, leader dell'Ncd contestava l'urgenza di portare la legge in aula: "I bambini - ha ribadito Alfano - devono avere un papà e una mamma". Contrario il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda, che conferma "l'intenzione di portare il provvedimento in aula con urgenza".