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POLITICA

Sparisce il nome di Magalli

Quirinale, dalla D'Urso a Iacchetti, i voti più improbabili della seconda chiama

Tra i grandi elettori c'è anche chi ha scritto "Arriva bene", oppure "Diamante". La preferenza che ha fatto sorridere anche la presidente Boldrini: "Luigi Faramonti detto Gigino"

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Barbara D'Urso, Enzo Iachetti
di Silvia BalducciRoma
È sparito il nome di Giancarlo Magalli nella seconda votazione per il Capo dello Stato e anche quello di Mauro Morelli, nome tanto improbabile da far sbottare Enrico Mentana in diretta con quel "Ma chi c.. è", diventato già virale. Ma la fantasia dei grandi elettori di Montecitorio non si è esaurita nella giornata di ieri e ha trovato ampio spazio anche alla seconda chiama. Molto rappresentato il mondo dello spettacolo: oltre a Sabrina Ferilli ed Ezio Greggio, che si sono aggiudicati questa volta 2 e 3 voti, sono comparsi anche i nomi dei conduttori Barbara d'Urso e Enzo Iacchetti. Un voto anche al presidente del Coni Giovanni Malagò.

Reggono i sostenitori di Claudio Sabelli Fioretti, 11 alla prima chiama e 14 alla seconda. Il conduttore di Un giorno da Pecora da settimane gioca in diretta sui Radio2 ironizzando sulla sua improbabile candidatura. Altrettanto improbabile per il Quirinale è anche il nome di Antonio Razzi, che ha preso 4 voti oggi, uno ieri. Il senatore abruzzese però, tirandosi fuori dai giochi, ha candidamente ammesso: "Un presidente della Repubblica dovrebbe conoscere tante leggi e io di leggi non me ne intendo assolutamente".

Ma le bizzarrie non sono finite. Tra i grandi elettori c'è anche chi ha scritto sulla propria scheda "Arriva bene", o ancora "Diamante". Ma la preferenza che ha fatto sorridere di più l'Aula di Montecitorio, compresa la presidente Laura Boldrini, è stata quello di "Luigi Faramonti detto Gigino", un  nome che nemmeno i motori di ricerca sono riusciti ad identificare.