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ITALIA

La sentenza potrebbe slittare a venerdì

Omicidio Meredith, il pg della Cassazione: "Amanda e Raffaele colpevoli, vanno condannati"

Il procuratore generale ha chiesto una sostanziale conferma della condanna inflitta nel processo bis: 28 anni e mezzo alla Knox e 25 a Sollecito. La pena deve essere però ridotta di tre mesi ciascuno, per la prescrizione di un reato minore

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Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono colpevoli e vanno condannati per l'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa il primo novembre del 2007. Queste le conclusioni del procuratore generale di Cassazione, Mario Pinelli, davanti ai giudici della V sezione penale della Suprema Corte. La sentenza è attesa per venerdì prossimo. I cinque giudici decideranno dunque sulla vicenda per la quale Amanda e Raffaele hanno scontato già 4 anni di carcere. 

Il pg ha dunque chiesto una sostanziale conferma della sentenza emessa il 30 gennaio 2014 dalla corte d'assise d'appello di Firenze che condannò, in appello-bis, Amanda a 28 anni e mezzo di reclusione e Raffaele a 25 anni di carcere. Per il magistrato, però, i due imputati devono avere una lievissima riduzione di pena, pari a 3 mesi ciascuno perché, a suo parere, è ormai prescritto uno dei reati minori loro contestati, ossia il porto ingiustificato di armi in relazione al coltello che, secondo l'accusa, sarebbe stato portato da casa di Sollecito all'appartamento di via delle Pergole dove avvenne il delitto. Nel resto, ha rilevato Pinelli, i ricorsi presentati dalla difesa vanno rigettati. 

Corretta la sentenza d'appello
Nel corso della sua requisitoria, molto dettagliata, il pg ha più volte sottolineato come il verdetto di condanna dell'appello bis, emesso nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher a carico di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, è "pienamente osservante delle indicazioni ricevute dalla Cassazione" che in precedenza aveva annullato le assoluzioni dei due imputati. 

"Infierirono in tre"
"Non vi fu alcuna colluttazione, a meno che non si voglia definire colluttazione la difesa di una vittima su cui inferiscono tre persone" le parole del pg durante la requistoria che ha sottolineato che "a seguito dell'omicidio si diede corso ad una estesa attività di ripulitura selettiva". Ha definito "immune da censure" la decisione di non ripetere gli accertamenti sul computer di Sollecito e "adeguatamente motivata" la decisione di non procedere agli esami antropometrici sulle immagini di una telecamera posta in via della Pergola. Infine ha convenuto con la finestra temporale tra "le 21 e mezzanotte e dieci" individuata dalla Corte fiorentina per l'ora della morte di Meredith.

Le tappe della vicenda
Amanda e Raffaele hanno scontato quattro anni di carcere. Sono stati condannati in primo grado a 26 e 25 anni. Nel 2011, in Appello, sono stati assolti e il 25 marzo 2013 la Cassazione ha annullato le assoluzioni rinviando il processo al tribunale di Firenze. 

Amanda: preoccupata ma aspetto con fiducia
"Sono molto preoccupata ma aspetto con fiducia": Amanda Knox ha commentato così la richiesta del pg della Cassazione. Lo ha fatto parlando con uno dei suoi difensori, l'avvocato Carlo Dalla Vedova.