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MONDO

Migliaia di manifestanti in piazza con le foto dell'oppositore ucciso

Mosca, marcia in onore di Boris Nemtsov. Arrestato un deputato ucraino

Migliaia in piazza per ricordare l'ex vice premier russo. In manette, mentre stava partecipando al corteo funebre, il 34enne parlamentare ucraino Alexandr Goncharenko. Anna Duritskaja, modella ucraina e compagna del politico ucciso venerdì scorso nei pressi della Piazza Rossa, è l'unica testimone chiave dell'omicidio. 

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Il corteo a Mosca
Mosca
Doveva essere una manifestazione organizzata contro la posizione russa in Ucraina, contro il presidente Vladimir Putin. Ma la marcia di Mosca ha un sapore diverso. Migliaia di persone - 21mila secondo la questura, migliaia secondo molti testimoni - sono scese in piazza per ricordare Boris Nemtsov, ex vice premier e principale oppositore al governo, ucciso venerdì scorso nei pressi della Piazza Rossa. La folla ha stretto cartelli con le foto di Nemtsov, con la scritta 'Quei proiettili hanno colpito tutti noi'. Altri con 'Non ho paura' e 'Non ci sono parole'. Sul luogo dell'assassinio, sul ponte Bolshoi Moskvoretski è continuato poi il pellegrinaggio di quanti lasciano fiori e biglietti per ricordare l'oppositore del Cremlino. Manifestazioni simili ci sono state anche in altre città russe: San Pietroburgo, Kaliningrad e Voronezh. 



Arresti durante la manifestazione
Durante la marcia sono state arrestate una cinquantina di persone, tra cui il deputato ucraino Alexandr Goncharenko: 34 anni, è membro del gruppo del Blocco del presidente Petro Poroshenko. "Non portavo cartelli né bandiere, mi hanno preso dalla camicia", ha scritto il deputato su Facebook. Qui ha pubblicato una sua foto mentre marciava, dove lo si vede mentre indossa una camicia bianca con il volto di Nemtsov e la scritta 'Gli eroi non muoiono', in ucraino. La frase 'Gli eroi non muoiono' fu il motto adottato dopo i primi morti registrati nella rivolta civile di Kiev di febbraio 2014 che portò alla fuga dell'allora presidente Viktor Yanukovich. Goncharenko denuncia di essere stato picchiato e intimidito e di essere accusato di non aver obbedito a un ordine di un poliziotto, ma nega di aver compiuto una tale infrazione. Secondo l'agenzia Interfax, il parlamentare è stato interrogato nel quadro di un'inchiesta per "tentato omicidio e tortura" nei confronti di "un cittadino russo durante la tragedia di Odessa" dello scorso maggio, in cui morirono quasi 50 persone.



Le indagini e i testimoni
Dalle prime indagini è emerso che Nemtsov è stato raggiunto da quattro spari e sul luogo del delitto sono stati trovati sei proiettili. Il Comitato investigativo russo ha lanciato un'indagine complessiva che sta seguendo diverse piste, compresa quella che possa essersi trattato di un tentativo di destabilizzare la situazione politica in Russia, o quella della situazione interna in Uraina, oltre che possibili legami con gli affari di Nemtsov o risentimenti personali. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha promesso alla madre della vittima che farà il possibile per dare ai colpevoli "la pena che meritano". Gli inquirenti, tra le possibili piste, per ora non escludono che Nemtsov, ebreo, possa essere stato ucciso da islamisti radicali o che la stessa opposizione lo abbia ucciso per infangare Putin. Note erano anche le posizioni di Nemtsov sull'Ucraina, a favore della Maidan.

Gli indizi
Cominciano intanto a trapelare indizi dalle indagini: una pistola semiautomatica Makarov, a lungo in dotazione alle forze armate russe, almeno sei bossoli di proiettili calibro 9 di differenti produzioni e una targa caucasica. Nonostante la scena sia stata registrata da una telecamera (QUI IL VIDEO), c'è invece ancora confusione sull'auto usata per la fuga: alcuni media avevano riferito inizialmente che la polizia cercava una Ford Focus o Ford Mondeo bianca, poi altri hanno indicato una Lada Vaz-21102 color argento. Secondo i media russi, ci sarebbero due testimoni che avrebbero descritto il killer di Nemtsov, consentendo di diffondere una sua descrizione fisica. Non è chiaro se tra i due ci sarebbe anche la compagna, la modella Anna Duritskaja che era con Nemtsov al momento del delitto. La donna è stata sentita a lungo dagli inquirenti.  

Chi era Nemtsov
Già vice primo ministro russo sotto l'ex presidente Boris Eltsin negli anni Novanta e in seguito diventato politico dell'opposizione, Nemtsov era il copresidente del partito politico RPR-PARNAS dal 2012: Sono in molti a chiedersi chi avrebbe potuto avere interesse a ucciderlo. Perchè se è vero che l'ex delfino di Eltsin rappresentava un nemico di Vladimir Putin, era comunque un ex, ossia un politico marginale e solo un evento tragico come la morte poteva riportarlo sotto i grandi riflettori.

La condanna dell'Onu 
La condanna dell'omicidio di Nemtsov arriva anche dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon. In una nota il portavoce di Ban, riferisce che il segretario Onu è scioccato dal brutale assassinio del politico. "Il segretario generale nota che un'indagine sull'omicidio è stata annunciata e si aspetta che i responsabili vengano portati rapidamente davanti alla giustizia", si legge nella nota. L’agguato ha provocato un’ondata di indignazione in tutto il mondo. Secondo il presidente ucraino, Petro Poroshenko, Nemtsov si apprestava a rendere pubbliche delle prove sulla partecipazione delle truppe russe al conflitto. 

Renzi a Mosca deporrà un fiore sul luogo dell'agguato
Intanto, fonti di Palazzo Chigi annunciano che il premier  Renzi deporrà un fiore sul luogo dell'agguato a Boris Nemtsov quando si recherà a Mosca il prossimo 4 e 5 marzo.