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ECONOMIA

La lettera di Bruxelles

Legge di stabilità, l'Ue: "Italia devia da obiettivi”. Il governo: "Risponderemo entro domani"

Arrivata la missiva con cui l'Europa chiede chiarimenti sulla manovra 2015. Questa mattina l'incontro tra governo e Regioni

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La lettera inviata all'Italia
L’Italia ha deciso di intraprendere "una deviazione significativa" dal percorso di avvicinamento per l’obiettivo di bilancio a nel 2015. Lo scrive la Commissione di Bruxelles nella lettera inviata al governo italiano in merito alla legge di stabilità chiedendo una risposta entro 24 ore. La Commissione sottolinea inoltre la necessità di venire a conoscenza di "come l’Italia potrebbe garantire il pieno rispetto dei suoi obblighi di politica finanziaria" per il 2015.

"Il Governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani", rende noto il Ministero dell’Economia con una nota: "La Commissione europea ha cominciato l’analisi del Documento programmatico di bilancio 2015 che i Paesi dell’Eurozona hanno trasmesso il 15 ottobre. Alla luce del piano italiano, che prevede la deviazione temporanea dal percorso di raggiungimento dell’obiettivo di medio termine (MTO), la Commissione ha chiesto all’Italia informazioni aggiuntive che ne chiariscano le ragioni e i presupposti. Gli uffici tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono già in contatto con la direzione ECFIN a Bruxelles, così come il Governo italiano è in contatto con la Commissione europea. Il Governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani".

Non si tratta ancora del giudizio vero e proprio, atteso per il 29 ottobre, ma di un passaggio intermedio che rischia di essere una sorta di "anticamera" alla bocciatura.

La lettera, come detto, era attesa. E come racconta una fonte diplomatica, poco dopo il voto di fiducia incassato dalla nuova Commissione Ue di Jean-Claude Juncker all’Europarlamento, il plenipotenziario economico Jyrki Katainenaveva confidato l’intenzione di inviare 5 lettere ad altrettanti Paesi entro ieri sera per "chiedere chiarimenti sulle leggi di bilancio". C’era un margine di incertezza e possibile ritardo legato alle trattative serrate in corso con le capitali, ma la decisione risultava essere presa. Austria, Italia, Francia, Malta e Slovenia avrebbero pertanto dovuto ritrovarsi oggi un invito a spiegarsi meglio.

La lettera
Nella missiva, siglata dal vice presidente Jyrki Katainen e indirizzata al titolare dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si ricorda che l'Italia ha deciso di intraprendere "una deviazione significativa" dal percorso di avvicinamento per l'obiettivo di bilancio a nel 2015. La Commissione sottolinea inoltre la necessità di venire a conoscenza di "come l'Italia potrebbe garantire il pieno rispetto dei suoi obblighi di politica finanziaria" per il 2015.

Dopo i ringraziamenti di rito, Bruxelles sottolinea come i documenti italiani chiedano chiaramente di leggere la manovra tricolore alla luce delle riforme che il Paese sta facendo. "Rispetto alla Stabilità del 2014, il budget italiano rinvia il raggiungimento degli obiettivi di medio termine al 2017 e riduce la riduzione del rapporto tra debito e Pil nei prossimi anni. Il risultato è che il documento di bilancio infrange gli impegni richiesti dal braccio preventivo del Patto di Stabilità e Crescita", notano i tecnici Ue.

Proseguendo e citando l'analisi preliminare, a Bruxelles specificano che "l'Italia ha pianificato una deviazione significativa dal percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio termine (Mto, medium-term budgetary objective) per il 2015".

Il riferimento è al fatto che il budget italiano preveda una correzione "solo" dello 0,1% del Pil per quanto riguarda il deficit strutturale (calcolato al netto del ciclo economico negativo). La norma europea dice che gli obiettivi di saldo devono essere compresi in una forcella stabilita tra un deficit strutturale dello 0,5% del Pil (-1% nei Paesi dove il debito è inferiore al 60% del Prodotto, quindi non in Italia dove si supera il 130%). Regole specifiche sono, inoltre, previste per la riduzione del rapporto debito/Pil verso il parametro del 60%. L'avvicinamento al Mto si fonda su una regola di correzione strutturale annuale di 0,5 punti, anche se può appunto variare in relazione alla congiuntura sfavorevole. 

Per queste ragioni, Bruxelles chiede chiarimenti al governo entro domani, augurandosi di continuare un "dialogo costruttivo". Questo, conclude la lettera, "per consentirci di tener conto delle valutazioni italiane nella prossima fase".

L'incontro governo-regioni
E questa mattina, proprio mentre la lettera di Bruxelles arrivava a Roma, a palazzo Chigi si è tenuto l'incontro tra l'esecutivo e i governatori delle Regioni in merito ai tagli chieste a questa dalla Legge di Stabilità. Incontro definito "serio" dal sottosegretario Graziano Delrio e "simpatico" dal reppresentante delle Regioni Sergio Chiamparino. Il governo, per bocca del premier Matteo Renzi, ha ribadito la quantità dei tagli chiesti che rimangono 4 miliardi ma, come ha sottolineato Delrio, l'esecutivo è disponibile a discutere sul come raggiungere quest'obiettivo.