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POLITICA

L'ex premier in tv

Legge di stabilità, Berlusconi attacca la manovra e rilancia: "Non chiudo Forza Italia"

Mossa per ricompattare il partito. Sul provvedimento dell'esecutivo: "Populismo, Renzi abile nel presentarla". Legge elettorale: "Favorisca governabilità"
 

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Milano
Silvio Berlusconi lancia un messaggio in chiaro al suo partito: "non ho intenzione di chiudere Forza Italia"; ed uno che resta sullo sfondo: non sono scomparso, anzi, sono ancora l'interlocutore con cui Matteo Renzi deve trattare. L'ex premier cerca di riprendere le redini di Fi rassicurando prima di tutto i suoi sulla determinazione a rilanciare gli azzurri come perno di un nuovo centrodestra. Tanto da decidere anche un attacco alla manovra del governo. Una mossa mediatica complessiva per evitare spaccature pericolose all'interno dei gruppi.

L'idea di tornare in televisione pare sia maturata nel corso di un summit con i fedelissimi oggi a palazzo Grazioli (incontro che bissato in serata) quando i suoi consiglieri gli hanno fatto presente che occorreva mandare "un segnale chiaro" per evitare che tra i gruppi parlamentari si spargesse troppo il panico di fronte all'idea che Forza Italia fosse in via dismissione. Il rischio di ammutinamento o, peggio, di una fuga verso la fronda di Raffaele Fitto, pare abbia convinto l'ex capo del governo a registrare l'intervista. Berlusconi ha smentito l'idea di voler chiudere Fi ribaltando i termini della questione: "Io sono al lavoro tutto il giorno e tutti i giorni perche' voglio che Forza Italia, rinnovata e rafforzata, torni a vincere". Il Cavaliere ribadisce poi che Fi "resta all'opposizione" e che anzi bisogna prepararsi alla battaglia sulla legge di stabilità che "va in una direzione sbagliata aumentando le tasse alle famiglie".

L'ex premier non lesina poi una puntura di spillo nemmeno a Matteo Renzi 'accusato' di mettere in pratica una politica economica "revival" di Forza Italia "condita con un po' di populismo e presentata con grande abilita'". Parole pesanti che ricevono il plauso immediato di Raffaele Fitto, l'eurodeputato azzurro che da mesi invoca un atteggiamento più duro contro il governo: "ora si passi dalle parole ai fatti", è la richiesta dell'ex ministro pugliese.

Il pugno duro di Berlusconi contro Renzi in realtà convince poco gli stessi azzurri. Tant'è vero che l'ampio passaggio che Berlusconi dedica alla legge elettorale e alla necessità di "continuare un confronto con il presidente del Consiglio per favorire la governabilità" la dice lunga sulla strategia dell'ex premier. Raccontano che il Cavaliere sia rimasto particolarmente colpito dal passaggio del premier sul partito della Nazione: ha avuto coraggio, ha detto ai suoi, non posso che condividere. Un ragionamento che Berlusconi fa anche in chiaro spiegando di voler mettere in campo la "stessa strategia per il centrodestra" e tornando a puntare il dito sul "frazionamento del voto". 

Insomma l'idea che Berlusconi di poter accettare di modificare l'Italicum passando dal premio di coalizione al premio alla lista appare sempre più probabile. L'argomento sarà affrontato in serata con i big azzurri (Romani, Verdini e Gianni Letta tra gli ospiti) perchè l'idea del premio di maggioranza al partito non convince affatto le truppe azzurre, consapevoli che il sì ad una modifica del genere significherebbe mettere in soffitta Fi. Ed è proprio per questo che domani Berlusconi vedrà i senatori azzurri mentre giovedì sarà la volta dei deputati. Sempre giovedì verrà presentato il dipartimento per i diritti civili guidato da Mara Carfagna tanto sponsorizzato da Francesca Pascale. La compagna dell'ex premier da paladina dei diritti degli omosessuali sarà ospite di una sfilata gay alla nuova fiera di Roma.