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POLITICA

Bruxelles

La Grecia non presenta nessun piano e chiede un prestito ponte. Renzi: "Domenica nuova riunione"

Terminati a Bruxelles l'Eurogruppo straordinario e il vertice dei Capi di Stato e di Governo. Giovedì la proposta di Atene per un nuovo piano, domenica l'eurosummit. La Merkel: "Parteciperanno tutti e 28 i Paesi non solo quelli dell'eurozona". "Non ci sono le condizioni per ridiscutere il debito", dice Renzi. Obama a Merkel: Atene resti nell'Eurozona. Tsipras: La nuova proposta del governo "include riforme credibili"

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Dopo il grande 'No' della Grecia alle offerte europee, l'Eurozona si risiede al tavolo con Atene ma il tempo sta ormai per scadere. E mentre il presidente Ue Donald Tusk ammonisce dicendo che ci sono "5 giorni, poi il negoziato fallisce", e Jean-Claude Junker "non esclude" più un'uscita di Atene dall'euro, il clima che domina gli incontri è carico di sospetto e sfiducia. La porta resta aperta, nessuno vorrebbe la Grecia fuori dell'euro, ma allo stesso tempo nessuno ha intenzione di fare troppe concessioni a Tsipras - che mercoledì parlerà all'Europarlamento a Strasburgo -, che si è presentato a Bruxelles senza un piano ma con una richiesta: vuole un 'prestito ponte' di 7 miliardi per arrivare a fine mese saldando i debiti con Bce e Fmi, e poi negoziare con calma un terzo programma.

Tempi stretti
Ma su questo già arriva il primo 'no' dell'Eurogruppo, che aspetta invece nelle prossime ore una richiesta formale di aiuti all'Esm - secondo indiscrezioni la lettera sarebbe già stata inviata - per poterla valutare già mercoledì mattina in teleconferenza. Anche Angela Merkel non vede soluzioni oggi. Ma bisogna fare in fretta: la procedura per richiedere gli aiuti è complessa, perché Atene deve concordare la lista di riforme prima di vedere l'esborso, che le serve entro il 20 luglio per evitare il default. Nuovo vertice quindi in programma domenica prossima quando, come annuncia la cancelliera tedesca, si riuniranno tutti e 28 i membri dell'Unione. E sempre la Merkel ha ribadito che serve prima una "prospettiva a lungo termine, e quando questa sarà definita allora potremo parlare del breve periodo", chiudendo di fatto alla richiesta del prestito ponte. 

Tusk: "5 giorni per non far fallire il negoziato"
"Non ho mai parlato di scadenze - ha detto il presidente della Ue Donald Tusk - ma oggi dico che abbiamo solo 5 giorni per trovare l'accordo finale, tutti hanno responsabilità di trovare una soluzione", altrimenti le conseguenze comprendono "il fallimento della Grecia e delle sue banche".


Juncker: "Preparato scenario Grexit e aiuti umanitari"
"Non escludo alcuna ipotesi", al punto che "abbiamo preparato uno scenario di 'Grexit' alla Commissione Ue, così come uno di aiuti umanitari, ma quello che preferisco è uno scenario per mantenere la Grecia nell'eurozona", ha spiegato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker.

Hollande: "Senza accordo ci sarà Grexit"
"Se entro domenica non ci sarà un accordo sul nuovo programma di aiuti alla Grecia si andrà verso la Grexit con un programma di accompagnamento" e aiuti umanitari: "non c'è una terza opzione", ha detto il presidente francese Francois Hollande.

Bce sosterrà le banche sino a domenica
Il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha garantito ai leader della zona euro che l'istituto farà tutto il possibile per sostenere le banche greche sino al summit di domenica. Lo ha dichiarato la cancelliera tedesca sottolineando che al vertice non si è parlato della possibilità della creazione di una moneta parallela.

Tsipras: "Riforme credibili"
"Sono pronto a fare uno sforzo per arrivare ad un accordo che garantisca una uscita dalla crisi". Per questo la nuova proposta del governo greco "include riforme credibili", dice in serata il premier ellenico Tsipras che aggiunge la discussione "è stata positiva, l'obiettivo è concludere il processo entro domenica". mentre, nel pomeriggio, il neo ministro delle finanze greco aveva detto: "C'è la volontà politica di darci un'altra possibilità". 

L'appello della Casa Bianca
L'Eurozona è interessata a trovare una soluzione anche perché il pressing Usa è sempre più forte: "Sono negoziati complicati. Ma per raggiungere un'intesa è necessario essere costruttivi. Il successo è nell'interesse di tutti", è il nuovo appello della Casa Bianca all'Eurosummit.