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POLITICA

Le novità introdotte a Montecitorio

La Camera approva la nuova legge sulla cittadinanza, sì allo Ius soli

310 i voti a favore, 189 contrari, 83 gli astenuti. La nuova legge passa ora all'esame del Senato. Via libera dunque allo ius soli temperato e allo ius culturae: sono le nuove fattispecie per l'acquisto della cittadinanza italiana da parte dei minori stranieri

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L'aula della Camera ha approvato con 310 voti a favore, 66 contrari e 83 astenuti il ddl cittadinanza. Al momento dell'approvazione ci sono stati applausi provenienti dai banchi del Pd e della maggioranza. La nuova legge passa ora all'esame del Senato. Addio dunque allo ius sanguinis, via libera allo ius soli temperato e allo ius culturae: sono le nuove fattispecie per l'acquisto della cittadinanza italiana da parte dei minori stranieri, introdotti dalla proposta di legge approvata oggi dall'aula della Camera e che passa all'esame del Senato.

Ecco le principali novità:

IUS SOLI TEMPERATO. Acquista la cittadinanza per nascita chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Per ottenere la cittadinanza c'è bisogno di una dichiarazione di volontà espressa da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale all'ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore, entro il compimento della maggiore età. Se il genitore non ha reso tale dichiarazione, l'interessato può fare richiesta di acquisto della cittadinanza entro due anni dal raggiungimento della maggiore età. Quanto allo ius soli previsto dalle norme attuali, relative allo straniero nato e residente in Italia legalmente senza interruzioni fino a 18 anni, il termine per la dichiarazione di acquisto della cittadinanza viene aumentato da  uno a due anni dal raggiungimento della maggiore età.

NIENTE IUS SOLI PER I CITTADINI EUROPEI. La nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza per nascita non sarà applicabile ai cittadini europei, in quanto possono essere titolari di permesso UE per soggiornanti di lungo periodo solo i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea.

DUBBI SUL PERMESSO DI SOGGIORNO UE. Tale permesso è rilasciato allo straniero cittadino di Stati non appartenenti all'Unione europea in possesso da almeno cinque anni, di un permesso di soggiorno in corso di validità; reddito non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale; disponibilità di alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge; superamento di un test di conoscenza della lingua italiana. Non hanno diritto al permesso gli stranieri che: soggiornano per motivi di studio o formazione professionale; soggiornano a titolo di protezione temporanea o per motivi umanitari; hanno chiesto la protezione internazionale e sono in attesa di una decisione definitiva circa tale richiesta; sono titolari di un permesso di soggiorno di breve durata; godono di uno status giuridico particolare previsto dalle convenzioni internazionali sulle relazioni diplomatiche.

IUS CULTURAE. Può ottenere la cittadinanza il minore straniero, che sia nato in Italia o sia entrato nel nostro paese entro il compimento del dodicesimo anno di età, che abbia frequentato regolarmente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Nel caso in cui la frequenza riguardi il corso di istruzione primaria, è necessaria la conclusione positiva di tale corso. La richiesta va fatta dal genitore, cui è richiesta la residenza legale, oppure dall'interessato entro due anni dal raggiungimento della maggiore età.

NORMA TRANSITORIA. Le nuove norme si applicheranno anche ai 127mila stranieri in possesso dei nuovi requisiti ma che abbiano superato, al momento di approvazione della legge, il limite di età dei 20 anni per farne richiesta. Il ministero dell'Interno avrà sei mesi di tempo per rilasciare il nulla osta.