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POLITICA

Il deputato del Pd replica la premier

Jobs Act, Fassina a Renzi: "Non creare nemici per coprire difficoltà in arrivo con Legge Stabilità"

Dopo la lettera del segretario e presidente del Consiglio pubblicata sul sito del Pd arriva il commento dell'ex Viceministro all'Economia del Governo Letta 

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"Caro Matteo, basta inventare nemici per coprire le difficoltà che incontra il governo a mantenere, nel quadro della Legge di Stabilità in arrivo, la valanga di promesse fatte. La discussione tra di noi non è, come ti piace rappresentare, tra innovatori e conservatori, ma tra visioni diverse di innovazione: i cambiamenti possono essere regressivi o progressivi. E non c'è nulla di ideologico nella nostra  discussione: sono in gioco le condizioni materiali di vita e di lavoro di milioni di persone". E' la replica di Stefano Fassina, già Viceministro all'Economia del Governo Letta, deputato del Pd, alla lettera del premier Matteo Renzi pubblicata sul sito del partito.

"Ora - prosegue Fassina- la Delega Lavoro è una delega in bianco scritta da Sacconi: aggrava la precarietà per svalutare il lavoro, data l'impossibilità di svalutare la moneta. Entriamo nel merito dell'emendamento del governo. Quali tipologie di contratti precari il governo vuole abolire? Noi vorremmo un radicale disboscamento della giungla della precarietà. Quali tipologie di lavoratori e lavoratrici intende coprire con la riforma dell'indennità di disoccupazione e delle altre tutele fondamentali, come la maternità? Noi vorremmo universalizzare le tutele fondamentali e essere sicuri delle risorse disponibili. I due miliardi di euro indicati dal governo per estendere le tutele sono quelli previsti per la Cassa in Deroga o sono aggiuntivi, come dovrebbero essere per evitare una guerra tra poveri? Perché per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici in caso di licenziamento senza motivi abbandoni il modello tedesco, da te più volte evocato, e ripieghi sulle ricette liberiste di Sacconi e della destra? Affrontiamo il merito per trovare la necessaria convergenza e determinazione a portare avanti riforme progressive"