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ECONOMIA

Eurogruppo

Grecia, A Bruxelles l'ora della verità. Tsipras chiede un prestito da 7 milardi

Il presidente dell'Eurogruppo incontrerà il nuovo ministro delle Finanze Greco. Juncker: "Sono un politico eletto, non mi faccio mettere la museruola". Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble: "La riduzione del debito chiesta da Atene non è possibile secondo le regole dei piani di aiuti, come sa chiunque conosca i trattati europei". Padoan: "Siamo qui con spirito costruttivo, io spero si ponga con spirito costruttivo"

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Dopo la vittoria del no al referendum sul piano di aiuti proposto dall'Ue "ora sta ai greci dirci come vedono una possibile via di uscita" da questa situazione. E' il punto di partenza del presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, prima della riunione dei ministri delle Finanze preparatoria del nuovo vertice straordinario dei leader Ue sulla Grecia. "Ascolterò le loro proposte, speriamo che ci siano già oggi, e
poi vedremo come procedere passo dopo passo".

Dijsselbloem ha comunque affermato che la situazione delle trattative "molto difficile". L'obiettivo resta quello di "mantenere unita l'Eurozona, ma la soluzione deve essere credibile per l'insieme dell'Eurozona, deve rafforzare la credibilità dell'area monetaria". Prima della riunione dell'Eurogruppo incontrerà il nuovo ministro delle Finanze elleniche Euclid Tsakalotos.

Schaeuble: "Senza un programma non possiamo aiutare la Grecia"
"Aspettiamo con ansia le proposte del governo greco", "ma senza programma non abbiamo la possibilita' di aiutare la Grecia all'interno dell'Eurozona". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesche, Wolfgang Schaeuble, ai giornalisti.

Padoan: "Serve spirito costruttivo"
"Siamo qui con spirito costruttivo per cercare di trovare un accordo, naturalmente molto dipenderà da come si porrà il governo greco, io spero si ponga con spirito costruttivo": lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan entrando all'Eurogruppo.
 
La richiesta di Atene
Sette miliardi di euro al più presto, possibilmente entro le prossime 48 ore, per fare fronte all'emergenza, cioè ai debiti in scadenza, ed evitare il default. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti europee, la richiesta di 'prestito ponte' avanzata dal premier greco Alexis Tsipras ai vertici di Bruxelles. Intanto, l'europarlamentare italiano Gianni Pittella ha riferito che il presidente della Commissione Juncker - che ha parlato stamane a Strasburgo in sessione plenaria -  sta elaborando un prestito ponte per aiutare Atene. Salvare Atene è importante, ogni minuto è prezioso.

"Sono contro la Grexit e lotterò fino alla fine per evitarla". Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, interviene al Parlamento europeo di Strasburgo in sessione plenaria e per la prima volta si esprime dopo il referendum greco. Il numero uno dell'esecutivo Ue parla dell'ultima proposta dei creditori internazionali, quella del 25 giugno. Afferma che il popolo greco "ha votato 'no' su un testo che non è più sul tavolo". La Commissione - spiega - "certamente rispetta" il referendum ma non capisce che cosa sia stato chiesto ai cittadini: "Hanno detto no a una proposta che, nel momento in cui hanno votato, era già stata superata". E Atene ha commesso un grave errore "perchè ha lasciato il tavolo delle trattative" quando si era vicini a un accordo. 

La volontà di tornare a negoziare, comunque, c'è e da entrambe le parti. Raggiungere un accordo conviene a tutti. Soprattutto la volontà "di fermare la sparatoria a bruciapelo". Il riferimento assolutamente esplicito è alle parole dell'ex ministro delle Finanze Varoufakis che aveva accusato di terrorismo le istituzioni europee: "E' inaccettabile".

Juncker: sono un politico eletto, non mi faccio mettere la museruola
oi la risposta alla stoccata sul ruolo della Commissione Ue rispetto alla Grecia che, dice Juncker, è stata "molto criticata "in alcuni stati specialmente dove si parla tedesco. O si vuole una Commissione politica - aggiunge - o la vogliono di alti funzionari. Io sono un politico, non mi lascio mettere la museruola e lo stesso vale per il presidente del Parlamento Ue, che non è una tigre di carta e può esprimersi".

Ci sono 19 democrazie in Eurozona, non una sola"
Dell'Eurozona - dice Juncker - fanno parte 19 democrazie e tutte meritano uguale rispetto: "Nessuna vale più delle altre, ma "faremo di tutto per aiutare i cittadini greci, di cui molti sono nella miseria, ma senza dimenticare il resto dell'Europa". 

Banche chiuse fino a mercoledì.
Bce: "Obiettivo Ela è sostenere banche solvibili con problemi di liquidità temporanea" E mentre continuano ancora oggi le file agli sportelli bancomat, con gli istituti ellenici chiusi fino a mercoledì, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di mantenere stabile il tetto di 89 miliardi di euro della liquidità di emergenza Ela che le banche greche possono chiedere alla Banca di Grecia. L'organo della Bce si era riunito per discutere della proposta presentata dalla Banca di Grecia, che chiedeva un aumento del livello di liquidità (secondo alcuni media un aumento di 3 miliardi di euro), che invece Francoforte ha deciso di lasciare stabile. La Bce ha però deciso di modificare l'haircut sui titoli utilizzati dalle banche greche come garanzie per chiedere la liquidità di emergenza.  "L'obiettivo della liquidità di emergenza - ha poi sottolineato l'Eurotower nel suo rapporto sulla sue gestione dei rischi finanziari - è sostenere banche solvibili che si trovano ad affrontare problemi di liquidità temporanea". "L'Ela - sostiene la Bce - affronta problemi di liquidità nel breve termine e non ha lo scopo di fornire un sostegno alla solvibilità".

Bce: "Ela non rappresenta finanziamento monetario e potrebbr costituire aiuto di Stato se non c'è garanzie banche"
L'Ela - dice ancora Francoforte - non deve creare "una evidente preoccupazione per una possibile violazione del divieto di finanziamento monetario" o aumentare i rischi di un "azzardo morale" con una sua erogazione a condizioni "troppo generose" e non deve nemmeno minacciare l'unicità della politica monetaria ed anche la sua attuazione. L'Ela - scrive la Bce nel rapporto - potrebbe costituire "un aiuto di Stato se non è pienamente garantita da collaterale, a cui vengono applicati appropriati sconti (haircut) in base alla sua qualità e al valore di mercato".