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MONDO

Il 22esimo giorno dall'inizio delle ostilità

Inferno a Gaza: più di 200 bambini uccisi. Fuori uso l'unica centrale elettrica della città

Altri 100 palestinesi sono morti dalla mezzanotte sotto gli attacchi israeliani. L'Egitto continua a lavorare ad una tregua. Slitta a mercoledì la riunione del Gabinetto di Sicurezza a Tel Aviv. John Kerry: " Parlo con Benjamin Netanyhau due, tre, quattro volte al giorno". Il premier israeliano avrebbe chiesto agli Stati Uniti di aiutare a raggiungere una tregua

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Gaza (Ansa)
Roma
Un inferno di bombe su Gaza, mentre dietro le quinte, in Egitto, si lavora incessantemente ad una soluzione. Ma la tregua anche per oggi sfuma. Altri 100 palestinesi sono morti dalla mezzanotte sotto gli attacchi israeliani. Fuori uso per i raid anche l'unica centrale elettrica della città che rifornisce i due terzi del fabbisogno di Gaza. I bombardamenti sono caduti nel quartiere al-Zeitun vicino ad una parrocchia cristiana che ospita bambini disabili e anziane, distruggendo la casa delle suore e la scuola parrocchiale. Dall'inizio dei raid israeliani sono stati più di 200 i bambini palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza. L'ultimo bilancio dell'Ufficio per il Coordinamento degli Aiuti Umanitari dell'Onu parla di almeno 229 piccole vittime. 

Sale ancora il bilancio delle vittime al ventiduesimo giorno di ostilità: oltre 1210 tra i palestinesi, 7mila i feriti. Tra i soldati israeliani i morti sono 53, il bilancio più pesante dopo quello registrato nella guerra del 2006 contro gli Hezbollah libanesi. L'Onu fa sapere che il numero dei rifugiati è arrivato a quota 200mila.

Si lavoro alla tregua in Egitto
L'Egitto sta attualmente cercando di formulare un accordo per un cessate il fuoco sulla guerra a Gaza, ma l'obiettivo ancora non sarebbe stato raggiunto. Nel pomeriggio un esponente dell'Olp Yasser Abed Rabbo aveva detto che l'intesa era stata trovata. Immediata la smentita di Hamas. "Non abbiamo accettato la tregua". La prenderemo in considerazione, fa sapere il movimento islamista, "quando Israele si impegnerà a rispettarlo a sua volta, con garanzie internazionali".

Kerry, Netanyahu ha chiesto aiuto a Usa 
Israele vuole un cessate il fuoco che consenta di smantellare i tunnel. Lo afferma il segretario di stato, John Kerry, sottolineando di parlare con Benjamin Netanyhau "due, tre, quattro volte al giorno". E Netanyahu avrebbe chiesto agli Stati Uniti di aiutare a raggiungere una tregua.

Khamenei: Israele "cane rabbioso"
Da Teheran arriva intanto una durissima presa di posizione da parte dell'ayatollah Ali Khamenei. La guida suprema iraniana ha accusato Israele di stare compiendo un "genocidio" a Gaza e ha rivolto un appello al mondo islamico ad armare i palestinesi perché combattano "il regime sionista". Khamenei ha aggiunto che Israele si sta comportando come un "cane rabbioso" e "un lupo selvatico" compiendo azioni che equivalgono a una catastrofe umanitaria e a cui bisogna far fronte.

Mogherini: "Imperativo fermare il conflitto"
Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, in una informativa urgente alla Camera ha sottolineato che "crisi con genesi differenti rischiano di saldarsi e possono letteralmente far esplodere tutta la regione" e ha sottolineato che “l’imperativo di queste ore è fermare il conflitto, fermare le operazioni militari di Israele a Gaza, fermare il lancio di razzi di Hamas".