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MONDO

Medio Oriente

Gaza, uccisi tre comandanti di Hamas. Israele richiama 10mila riservisti

Proseguono i bombardamenti israeliani dopo la rottura della tregua. Hamas ha colpito il villaggio di Nahal Oz: un civile ferito in modo grave. E il governo israeliano ha annunciato il richiamo di 10mila riservisti delle forze armate

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Dopo la rottura della tregua martedì 19 agosto, è escalation di violenza in Medio Oriente, nonostante gli appelli internazionali perché le parti tornino a parlarsi. E il governo israeliano ha annunciato il richiamo di 10mila riservisti delle forze armate, mentre da diverse ore proseguono con insistenza lanci di decine di razzi palestinesi da Gaza. Lo rendono noto i media locali. 

Raid uccidono tre capi militari delle Brigate al-Qassam
Tre comandanti del braccio armato di Hamas sono stati uccisi in un raid aereo israeliano a Rafah, nel sud della Striscia. Lo riferiscono le stesse Brigate Ezzedin al-Qassam. L'uccisione è stata confermata anche dal portavoce militare israeliano: l'esercito ha comunicato di aver colpito 20 obiettivi nella notte, tra cui postazioni lanciamissili ed edifici dove venivano prodotte armi. Le vittime sarebbero Mohammed Abu Chamala - secondo la radio militare israeliana il responsabile dei tunnel scavati sotto il confine - Raed al-Atar, accusato di essere il "cervello" del rapimento del soldato Shalit e Mohammed Barhoum. 

Missili su un villaggio israeliano e raid a Gaza
Non si è fatta attendere la controffensiva di Hamas. Secondo il portavoce militare israeliano dodici razzi sono stati sparati da Gaza sul vicino villaggio israeliano di Nahal Oz, un civile sarebbe rimasto ferito gravemente. Sirene di allarme risuonano intanto a Beer Sheva, la maggiore città del Neghev. Cinque persone, tra cui tre bambini sono rimasti uccisi in una nuova esplosione nella via Nafak di Gaza City mentre nella notte secondo i servizi di soccorso locali, sono morti otto palestinesi, ma ancora non è chiaro se nel bilancio rientrino anche i tre comandanti di Hamas. Tra le vittime, riferisce il portavoce del ministero della Sanità palestinese, ci sarebbe anche un bambino. I bombardamenti hanno completamente distrutto un edificio a Rafah, causando sette morti, mentre un altro palestinese è morto in un raid sul campo profughi di Nuseirat. Il numero dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani lanciati dopo mezzanotte è salito così a 18, ha riferito l'agenzia palestinese Maan. 

Negoziati
Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto a israeliani e palestinesi di riprendere i negoziati in vista di una tregua durevole. In una dichiarazione approvata all'unanimità dai quindici Paesi membri, il Consiglio "ha offerto il totale sostegno all'iniziativa diplomatica egiziana e chiesto alle parti di riprendere i negoziati per giungere rapidamente a un cessate il fuoco duraturo e definitivo".

Hamas minaccia aeroporto Tel Aviv
Hamas vuole sistematicamente colpire l'aeroporto di Tel Aviv. Questo l'avvertimento lanciato alle compagnie aeree internazionali dal portavoce del braccio armato dell'organizzazione, Abu Obeida. L'uomo ha precisato che il suo avvertimento riguarda tutti i voli a partire dalle ore 6 locali di oggi (le 5 in Italia). Ma alla minaccia di Hamas le compagnie rispondono: continueremo a volare su Tel Aviv. Abu Obeida ha inoltre detto agli israeliani che d'ora in poi i luoghi affollati - fra cui gli stadi di calcio - saranno pericolosi, perché saranno presi di mira da Hamas. Agli abitanti del Neghev occidentale ha fatto sapere che devono lasciare le loro abitazioni fino a nuovo ordine, se non vogliono mettere a repentaglio la loro vita. 

Netanyahu: "Hamas e Isis due rami dello stesso albero"
Il premier israeliano commenta così le immagini della decapitazione del reporter statunitense James Foley: "Hamas e i jihadisti dell'Isis sono due rami dello stesso albero. Hamas è simile all'Isis, l'Isis è simile a Hamas". Spiega poi ''entrambi sono nemici della pace, nemici di Israele, nemici dei Paesi civili".