Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/G20-accordo-per-aumento-del-pil-globale-al-2-83c5a3b6-250c-4494-9576-51a990dfc2aa.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Il presidente Bce al summit di Sydney

Draghi al G20: "La ripresa dell' Eurozona è modesta, ma meno fragile"

Il numero uno della Banca Centrale Europea: "Debito pubblico ancora troppo alto in alcuni paesi dell'Eurozona". Al summit finanziario raggiunto un accordo sul Pil globale che dovrà crescere del 2% in 5 anni. Lagarde: "Target di crescita raggiungibile, in linea con le attese del Fondo Monetario Internazionale

Condividi
Mario Draghi
Ancora non basta. Per Mario Draghi la ripresa economica dell'Eurozona non è ancora sufficiente. La definisce modesta, anche se in recupero e meno fragile di qualche anno fa. Parlando al G20 di Sydney - quel G20 da cui è partito in anticipo il ministro dell'Economia Padoan chiamato in Italia da Renzi - Il presidente della Bce parla anche di debito pubblico, di quella enorme zavorra per molte economie. Quella zavorra che impedisce di fare investimenti e che vincola. In alcuni Paesi dell'Eurozona è ancora troppo alto. Il numero uno di Francoforte ha anche avvertito che la Bce è pronta ad agire, se necessario, sulla base delle prospettive dell'inflazione.

L'accordo al G20: Pil globale acceleri del 2% in 5 anni
Al summit il G20 ha raggiunto un accordo: Il Pil globale - si legge nel documento finale -dovrà crescere del 2% in 5 anni. "Le politiche - si legge nel documento finale del summit finanziario - possono tradursi in 2mila miliardi di dollari di attività economica" in più e decine di milioni di posto di lavoro.  Il target, ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, è raggiungibile, in linea con le attese. Per la numero uno del Fondo monetario internazionale "le nuove misure saranno prese in un contesto di sostenibilità di bilancio". L'economia mondiale - ritengono i ministri delle Finanze e i Governatori delle banche centrali delle 20 maggiori economie - ha mostrato segnali di miglioramento, ma restano ancora debolezze in alcune aree. 

Fmi pronto ad aiutare l'Ucraina. Rehn: serve soluzione pacifica
Durante il summit non sono mancati i riferimenti alla situazione politica internazionale e, in particolare, all'Ucraina. Il Fondo Monetario - ha detto Lagarde nella conferenza finale del G20 - è pronto ad aiutare il Paese. Per il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, "all'Ucraina è necessaria una soluzione pacifica, democratica". Rehn ha messo in evidenza che si stanno intensificando gli sforzi per valutare le necessità finanziarie dell'Ucraina. Durante il G20 si è parlato ovviamente delle politiche monetarie delle banche centrali. Politiche monetarie che devono rimanere "accomodanti". Parole sull'Ucraina da parte del presidente della Bce Draghi che rassicura: non c'è rischio di contagio dalla crisi, "la tragedia in Ucraina ha un impatto più umano che economico".

La mancata riforma sulle quote del Fmi
Immancabile il riferimento alla mancata entrata in vigore della riforma delle quote del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), sulla quale ci si era accordati nel 2010. "La priorità - si legge nel comunicato finale - resta quella di ratificare le riforme del 2010 e chiediamo agli Stati Uniti di farlo prima della prossima riunione di aprile".