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POLITICA

Irpef, bonus i 620 euro nel 2014. Tagli alla sanità per oltre 2 miliardi

Sì di Camera e Senato al Def e al rinvio del pareggio di bilancio

Camera e Senato hanno dato il via libera al documento di economia e finanza. A Palazzo Madama e a Montecitorio è stata approvata a maggioranza assoluta anche la risoluzione che prevede lo slittamento del pareggio di bilancio al 2016 

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La Camera dei deputati (Ansa)
Roma
Dopo il Senato, anche la Camera ha approvato sia il Def sia la risoluzione che prevede lo slittamento del pareggio di bilancio al 2016 richiesto dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Intanto sono stati diffusi i numeri provvisori contenuti in una bozza del decreto legge Irpef.

Approvazione del Def 
L'Aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 348 voti a favore e 143 i contrari. Mentre il Senato ha dato il via libera al documento di economia e finanza con 156 sì, 92 no e due astenuti.

Pareggio di bilancio al 2016
Prima del sì al documento di economia e finaza, Camera e Senato hanno approvato a maggioranza assoluta la richiesta di autorizzazione del governo a far slittare il pareggio di bilancio al 2016. A Palazzo Madama ci sono stati 170 voti a favore e 87 voti contrari e un astenuto. Al Senato il Movimento 5 Stelle e Forza Italia hanno votato contro, così come il gruppo della Lega Nord, ad eccezione del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. Alla Camera i voti a favore del rinvio sono stati 373, mentre i contrari sono stati 114.

Due scrutini
Per l'approvazione del documento di economia e finanza e quello del rinvio del pareggio di bilancio sono stati necessari infatti due scrutini separati. Per il sì alla richiesta dello slittamento del pareggio di bilancio, infatti, è servito il raggiungimento della maggioranza assoluta. Per il Def, invece, la maggioranza richiesta è quella semplice, cioè la maggioranza dei presenti in Aula.

Padoan: "La ripresa è fragile"
È stato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a spiegare a Palazzo Madama le ragioni che hanno portato il governo a chiedere a Bruxelles il rinvio del pareggio di bilancio. La richiesta è stata inviata con una lettera indirizzata alla Commissione Europea. "Nonostante i segnali di ripresa dell'anno in corso, anche nel 2014 il gap rimarrà molto negativo - ha spiegato - la ripresa economica è ancora fragile e la situazione del mercato del lavoro rimane ancora difficile".

Irpef, bonus da 619 euro nel 2014. Tagli alla sanità per oltre 2 mld 
Lo sconto Irpef che il governo si appresta a varare nel Consiglio dei ministri di domani interesserà i lavoratori dipendenti con reddito inferiore ai 28mila euro. Il bonus, secondo una bozza del decreto ancora al vaglio delle valutazioni dell'esecutivo, spetterà anche agli incapienti (cioè coloro che non pagano le tasse perchè hanno un reddito basso) e dovrebbe essere modulato così: un credito al 3,5% del reddito complessivo per redditi sotto i 17.714 euro; un bonus di 620 euro se il reddito complessivo è superiore a 17.714 euro ma non a 24.500 euro che scenderà progressivamente fino alla soglia dei 28.000 euro di reddito.

A copertura degli sconti fiscali  In arrivo tagli alla sanità per 2,376 miliardi nel biennio 2014-2015 a copertura degli sconti Irpef che il governo si appresta ad approvare al Consiglio dei ministri di domani. Il servizio sanitario nazionale, secondo quanto si legge nella bozza del dl Irpef, "è ridotto di 868  milioni di euro per l'anno 2014 e di 1.508 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015".