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ITALIA

Il ministro Lorenzin: "Non sono stupita, vedremo l'esito del processo"

Stamina, chiusa l'inchiesta a Torino: 20 indagati tra cui Vannoni

Il rituale avviso di chiusura indagine prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Secondo quanto si apprende sono diversi i reati ipotizzati a vario titolo dal pm Raffaele Guariniello nei confronti dei venti indagati. Per Vannoni, le accuse sarebbero di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di medicinali guasti in modo pericoloso per la salute, ed esercizio abusivo della professione medica

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Davide Vannoni (Ansa)
Torino
La procura di Torino ha chiuso le indagini su Stamina. Gli indagati sono 20, tra cui Davide Vannoni, il "padre" del metodo. I reati contestati a quest'ultimo sarebbero di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di medicinali guasti in modo pericoloso per la salute, ed esercizio abusivo della professione medica.

Il rituale avviso di chiusura indagine prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Gli
indagati avranno venti giorni di tempo - una volta ricevuto il cosiddetto "415 bis" - per chiedere di essere interrogati o per presentare memoriali difensivi o altri documenti.

Secondo quanto si apprende sono diversi i reati ipotizzati a vario titolo dal pm Raffaele Guariniello nei confronti dei venti indagati. 

Gli altri indagati
Nell'inchiesta su Stamina sarebbe indagata anche Ermanna Derelli, direttore sanitario degli Spedali Civili di Brescia. E poi neurologi, biologi, medici degli Spedali Civili di Brescia, un dirigente dell'Aifa e il vice di Vannoni: Marino Andolina, chirurgo ora in pensione ed ex coordinatore del Dipartimento trapianti all'Irccs di Trieste.

L'inchiesta
L'inchiesta era partita nel 2009 ed era stata poi formalmente chiusa, ma successivamente Guariniello aveva continuato gli accertamenti. 

Gli utlimi accertamenti
Gli ultimi mesi di accertamenti si sono concentrati sulle vicende che hanno coinvolto gli Spedali Civili di Brescia, dove la sperimentazione del metodo è stata prima avviata e poi bloccata. 

Stralciate alcune posizioni 
Alcune posizioni sarebbero state stralciate dall'inchiesta. E' quanto si apprende in ambienti giudiziari. Lo stralcio prelude ad alcune archiviazioni o, forse, alla necessità di effettuare ulteriori accertamenti.

L'origine del metodo Stamina e le accuse
Vannoni, che aveva voluto importare dall'Ucraina il metodo con cui gli sarebbe stata curata una semiparesi al viso, aveva allestito un laboratorio in un seminterrato di Torino in via Giolitti. I pazienti sottoposti alle cure tra il 2007 e il 2009, secondo l'accusa, avrebbero versato somme dai 30mila ai 50mila euro a Stamina Foundation Onlus, di cui Vannoni è presidente, per la ricerca sulle staminali, nonostante l'assenza di riscontri.

Lorenzin: "Non sono stupita, vedremo l'esito del processo"
"Non sono molto stupita, vedremo l'esito del processo. E' una vicenda che ha tenuto l'Italia con il fiato sospeso e me con molte preoccupazioni e ansie. L'importante è che ne esca chiarezza, perché qui le vittime sono le migliaia di persone che hanno creduto di poter avere una cura". Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ospite di Coffe Break su La7, commenta la notizia della chiusura delle indagini della Procura di Torino sul metodo Stamina.

L'altro processo a carico di Vannoni
Vannoni è imputato in un altro processo a Torino con l'accusa di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte che aveva prima autorizzato e poi bloccato uno stanziamento a un'altra sua società (Medicina rigenerativa) di 500mila euro per la ricerca sulle staminali.