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ITALIA

"Che tempo che fa"

Lucano: "Non può prevalere una società della barbarie"

Fabio Fazio ha difeso la scelta di invitare l'ex sindaco di Riace nella sua trasmissione: "Doveroso per tv pubblica ospitare tutti"

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E' partito rispondendo alle polemiche di questi giorni Fabio Fazio, prima della tanto discussa intervista tv all'ex sindaco di Riace Domenico Lucano a 'Che tempo che fa' su Rai 1. "Vogliamo rassicurare il pubblico che il nostro obiettivo è raccontare il nostro Paese e il nostro tempo attraverso i suoi protagonisti. E' doveroso ospitare tutti. La tv pubblica non può escludere, deve includere. Ciascuno poi farà la sua valutazione su ciò che ascolta".  Fazio ha poi proseguito: "Abbiamo invitato più volte i ministri di questo governo. Qualora decidessero di accettare il nostro invito, saranno i benvenuti".

Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, sospeso dal suo incarico, ha iniziato l'intervista raccontando l'attuale sua vita: "La prima notte dopo il divieto di dimora ho dormito nella mia macchina, fuori dal comune di Riace. Ora sono in un paese vicino, ma sono fiducioso che questo allontanamento da Riace duri il più breve tempo possibile. Io voglio rimanere comunque vicino Riace". 

Sull'accoglienza ai migranti ha precisato: "Nessuno può rimanere indifferente di fronte a qualcuno che chiede di essere aiutato. Io rispetto la legge, e anche il matrimonio di cui mi accusano è stato regolare, tra due persone che si conoscevano, io mi sono limitato a seguire la norma. Ma quando si vede qualcuno che muore è impossibile rimanere indifferenti, non si può stare fermi perché 'lo dice la legge'. Anche le leggi naziste erano la legalità ma è stato un dramma per l'umanità".

Lucano ha motivato il suo agire dicendo: "Io volevo riscattare il mio territorio, una delle cosiddette aree interne del profondo Sud italiano e dove l'emigrazione è l'unica soluzione per il futuro. Poi c'è stato uno sbarco nell'estate del 1998 con circa 250 profughi". Da qui "è nata un'idea che l'arrivo delle persone nella aree interne e spopolate poteva essere la soluzione per ricostruire la comunità, c'erano tantissime case abbandonate. Così abbiamo sperimentato l'accoglienza spontanea. Io pensavo che l'amministrazione comunale doveva occuparsi di questo aspetto, specie nella nostra terra, una terra con il sogno dell'accoglienza. L'arrivo delle persone in queste aree poteva essere la soluzione, ricominciare a costruire una comunità. Non abbiamo dovuto costruire centri d'accoglienza, di case ce n'erano fin troppe. Si è trattato di un'accoglienza spontanea". L'arrivo dei migranti  "risolveva spopolamento e rassegnazione sociale". 

Incalzato dalle domande di Fazio, Mimmo Lucano ha risposto se un amministratore può fare accoglienza rispettando le leggi: "Alle volte, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina significa che i pescatori devono rimanere a guardare la gente che annega senza fare niente". Non ha mai pensato che era meglio non farlo? "Sono giorni di amarezza ma non ho mai pensato questa cosa... Quando si ha un ideale, trovi dentro una forma di entusiasmo, si superano i momenti di sconforto. E poi il fiume di solidarietà è stato una cosa straordinaria. Non è possibile -insiste- che debba prevalere questa società della barbarie, il nostro sforzo è costruire una società dove non ci sono pregiudizi: incontrare un'altra persona dovrebbe essere sempre un orgoglio" ha detto Lucano. 

Salvini: spero Lucano sia assolto ma non martire
"Mi auguro che lo assolvano, ma non ne facciamo un martire". Così il ministro del'Interno e vicepremier Matteo Salvini ha risposto a chi gli ha chiesto un commento sul sindaco di Riace, Domenico Lucano, arrestato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e ora con il divieto di dimora. "Se c'è un magistrato indipendente e lontano da Salvini che decide che questo soggetto non può stare al suo Paese, allora qualcosina ha sbagliato", ha aggiunto Salvini a margine di una conferenza stampa in via Bellerio, ribadendo la necessità di "rispettare le regole".