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MONDO

L'arresto della vicepresidente del colosso cinese delle telecomunicazioni

Huawei, la Cina convoca l'ambasciatore Usa: "Revocate richiesta di estradizione per Meng Wangzhou"

Il vice ministro degli Esteri cinese, Le Yucheng, ha convocato l'ambasciatore statunitense Terry Branstad un giorno dopo aver fatto altrettanto con l'inviato canadese John McCallum, al quale aveva espresso tutto il malcontento di Pechino. In una nota, il governo cinese avverte gli Usa: arriverà "un'ulteriore risposta"

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La Cina ha convocato l'ambasciatore degli Stati Uniti per protestare contro l'arresto in Canada, "estremamente grave", della direttrice finanziaria di Huawei, il colosso delle telecomunicazioni cinese. Pechino ha chiesto che Washington ritiri la richiesta di estradizione.

L'arresto di Meng Wanzhou, accusata di frode negli Stati Uniti per alcuni accordi con l'Iran in violazione delle sanzioni, ha fatto infuriare Pechino, gettando benzina sul fuoco nella guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti.

Meng - 46 anni e figlia del fondatore dell'azienda Ren Zhengfei, ex ingegnere dell'Esercito Popolare di liberazione - è in carcere, in attesa della decisione sulla cauzione di un tribunale canadese, prevista per domani. Il vice ministro degli Esteri cinese, Le Yucheng, ha convocato l'ambasciatore statunitense Terry Branstad un giorno dopo aver fatto altrettanto con l'inviato canadese John McCallum, al quale aveva espresso tutto il malcontento di Pechino. "Le Yucheng ha sottolineato che la parte Usa ha seriamente violato i diritti e gli interessi legittimi dei cittadini cinesi e la natura della violazione è estremamente grave", ha affermato in una nota il ministero degli Esteri, "la parte cinese si oppone fermamente a questo e invita con forza gli Stati Uniti ad attribuire grande importanza alla posizione solenne e giusta della Cina".

La Cina ha anche invitato gli Stati Uniti a "prendere misure immediate per correggere le pratiche sbagliate e revocare il mandato di arresto nei confronti del cittadino cinese". La nota ha avvertito che da Pechino arriverà "un'ulteriore risposta", non specificata, alla luce delle azioni degli Stati Uniti.Il portavoce dell'ambasciata statunitense non per ora voluto rilasciare commenti.

Trump non era stato informato dell'arresto
Donald Trump non era stato informato dell'arresto della direttrice finanziaria del colosso cinese delle telecomunicazioni mentre cenava la settimana scorsa con il suo omologo cinese Xi Jinping. Lo ha chiarito il consigliere economico della Casa Bianca. Il presidente "non sapeva. Non sapeva e non ha avuto reazioni dopo" quando lo ha saputo, ha insistito Larry Kudlow su Fox News.

A riguardo, la scorsa settimana, erano circolate informazioni contradditorie. Citando indiscrezioni di stampa che parlavano di un presidente scuro in volto, Larry Kudlow ha insistito: "Non lo sapeva. Lo dico in modo inequivocabile. Lo ha appreso dopo".

John Bolton, consigliere alla sicurezza nazionale, aveva in precedenza detto alla radio NPR che la Casa Bianca era stata precedentemente avvertita dell'arresto. Ma un portavoce di John Bolton ha in seguito contraddetto questa tesi, secondo Cbs.