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MONDO

Terrorismo

Luca Russo, la seconda vittima italiana della strage della Rambla di Barcellona

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Luca Russo (Ansa/Instagram)
Dopo la notizia della morte di Bruno Gulotta, di Legnano, si apprende della scomparsa di un altro italiano, vittima della follia omicida compiuta da diversi terroristi nella Rambla di Barcellona, ieri pomeriggio.

Il secondo italiano ucciso a Barcellona sarebbe un giovane veneto: Luca Russo di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza.

Era in vacanza con la fidanzata, Marta Scomazzon che è rimasta coinvolta nell'attentato, ferita in modo lieve, ed è stata ricoverata in ospedale: è lei una dei tre italiani che sono rimasti feriti nell'attacco terroristico.
A Marta Scomazzon, in un ospedale della città spagnola, i medici hanno riscontrato fratture a un piede e un gomito. Lo riferiscono fonti vicine alla famiglia. I genitori di Marta sono già partiti stamane per Barcellona. 

La fidanzata di Luca: "Il suo corpo spazzato via"
"Stavamo camminando assieme poi ci è venuto addosso il pulmino: io sono caduta e mi sono accorta che Luca non c'era più, non l'ho più visto da quel momento, il suo corpo è stato spazzato via". Sono le parole che Marta Scomazzon, la fidanzata di Luca Russo, ha riferito alla zia Lucia, raggiunta dall'ANSA.

La sorella della vittima: "Aiutatemi a portarlo a casa"
La sorella di Luca, Chiara, su Facebook chiede un aiuto a chiunque possa riportarlo a casa. "Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego'',  scrive in un post pubblicato su Facebook Chiara Russo. Tanti i commenti di condoglianze degli amici della ragazza. "Mi dispiace'', ''Dio mio'', ''non ci posso credere'', si legge sul profilo del social network.

L'ultimo post pubblicato il 15 giugno da Luca Russo recita: "Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. Ed in mezzo litighiamo per possedere qualcosa. Il 4 dicembre 2016, appena laureato, condivide una sua foto che lo ritrae sorridente con una corona d'alloro: "108 motivi per essere felice. Grazie davvero a tutte le persone che mi hanno sostenuto in questi anni". E poi una citazione di Steve Jobs: "Adesso prontissimo per incominciare una nuova esperienza lavorativa. Siate affamati, siate folli".

Luca Russo, si era laureato un anno fa all'università di Padova, aveva 25 anni e lavorava per un'azienda di Carmignano del Brenta. Aveva conseguito la laurea triennale in ingegneria e abitava a Bassano del Grappa, anche se era nato a Marostica. Luca Russo viene descritto come un giovane bello, molto semplice.

Non ci sono conferme ufficiali ma un profilo Facebook che risponde a queste informazioni in questi minuti si sta riempendo di messaggi di cordoglio da parte di amici e parenti della vittima. Il suo profilo è un continuo inno alla vita, in ogni post, in ogni aggiornamento condiviso.

Il sindaco di Bassano: Luca ragazzo in gamba e talentuoso
"Non conoscevo direttamente Luca ma ho sentito parlare di lui e tutti me lo descrivono come un ragazzo molto in gamba e talentuoso, un ragazzo che ha fatto strada e aveva già trovato un'occupazione poco dopo la laurea. Sto sentendo molti dei suoi amici che hanno studiato con lui e tutti me lo descrivono con un ragazzo eccezionale che aveva veramente voglia di fare e di fare bene". Cosi' il sindaco di Bassano del Grappa (Vicenza) Riccardo Poletto parlando di Luca Russo, una delle due vittime dell'attacco terroristico di Barcellona.

"Qui in città sono tutti increduli - ha continuato - lo sbigottimento e l'incredulità erano già grandi ieri quando non ci si capacitava di quello che era accaduto. Apprendere ora che la cosa ha toccato un nostro fratello, un nostro figlio, ci lascia senza parole". Il sindaco starebbe decidendo proprio in queste ore anche l'organizzazione di una fiaccolata, "un momento corale pubblico di condivisione del cordoglio e del dolore della città. Un modo per stringerci simbolicamente attorno alle famiglia di Luca e della sua fidanzata Marta".

Zaia: Veneto paga altro tributo di sangue
'Prima Valeria Solesin a Parigi, ora Luca Russo a Barcellona: il Veneto paga un altro tributo di sangue a un'orrenda guerra, combattuta in modo bestiale contro persone innocenti e inermi, una mattanza che sta insanguinando e deturpando il mondo''. Così in un post su Facebook, il governatore del Veneto Luca Zaia.

''Così come per Valeria, anche per Luca un momento di serenità e spensieratezza si è trasformato in morte, una morte procurata da assassini terroristi che colpiscono indiscriminatamente, non attribuendo alcun valore alla vita umana''.

''Ho dato disposizioni perché le bandiere sui palazzi regionali siano poste a mezz'asta in segno di lutto per Luca, alla cui famiglia ci stringiamo con sincero affetto, assicurando che la Regione è a disposizione per qualsiasi necessità''.

Anche il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, ha rivolto ai giovani morti in Spagna un commosso saluto sui social