Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-93b65e6a-2ffa-4938-a676-0f3428fd767f.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Manovra

Di Maio: reddito di cittadinanza solo agli italiani

Il vicepremier a Radio Anch'io: con le migrazioni irregolari non si può non restringere la platea. Il deficit? La maggior parte delle risorse arriverà dal taglio degli sprechi. Nuovo vertice a Palazzo Chigi sulla Manovra

Condividi
Il reddito di cittadinanza arriverà, ma solo per i cittadini italiani. A chiarirlo è Luigi di Maio. "Abbiamo corretto la proposta di legge" iniziale  "ma è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani", dice il vicepremier Luigi Di Maio in un'intervista a Radio Anch'io. 

"Noi abbiamo corretto questa proposta di legge anni fa. E' singolare che torni in auge una prima proposta di legge che non è che prevedeva che andasse agli stranieri" ma "non prevedeva ancora la platea, l'abbiamo scritta nel 2014 e si rivolgeva a tutti, ma è chiaro ed evidente che con i flussi migratori che ci sono in Italia è impossibile fare una misura come il reddito di cittadinanza senza sapere quale sia la platea. E' logico che la devi restringere ai cittadini italiani. La prima formula era molto vaga e apriva a questa possibilità, ma l'abbiamo corretta nel 2016".

Deficit? Prima vediamo quanto ci serve 
"Il tema non è di quanto sforare ma ma quante risorse ci servono per migliorare la qualità della vita degli italiani, per mandare in pensione e assumere giovani, per dare un reddito di cittadinanza" e "meno tasse con la flat tax" alle imprese. Così Luigi Di Maio a Radio anch'io, spiegando che "in base a questo calibriamo il deficit e la spending review. La maggior parte delle risorse arriverà dai tagli agli sprechi, se andranno a regime tra un anno e mezzo facciamo un po' di deficit, tanto l'economia crescerà e poi rientriamo, lo hanno fatto tutti i Paesi che oggi stanno crescendo". 

In programma cose che provocano coccolone a Berlusconi
"Ho sentito dire", dopo il vertice di ieri a Palazzo Grazioli tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, "che si applicherà il programma di governo del centrodestra. Ma nel nostro contratto di governo c'è la legge anticorruzione, il taglio dei vitalizi e delle pensioni d'oro. Tutte cose che hanno fatto venire un coccolone a Berlusconi", aggiunge Di Maio. 

Manovra, vertice di governo a Palazzo Chigi 
Nuovo vertice di governo sulla Manovra. Alla riunione a Palazzo Chigi, riferiscono fonti dell'esecutivo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il ministro dei rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, quello delle Politiche comunitarie Paolo Savona e i viceministri dell'Economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia. Presente inizialmente anche il vicepremier Matteo Salvini, poi partito per Genova. Assente invece Luigi Di Maio, ancora impegnato nella sua missione in Cina.