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POLITICA

L'ex premier torna in tv per parlare di europee e giudici

Berlusconi alza di nuovo il tiro: "Colpito da ingiustizia, sentenza mostruosa"

Il leader di Forza Italia commenta la sua esclusione dalla corsa al Parlamento Europeo e l'affidamento ai servizi sociali. Critiche al governo e annuncia: " Fra un anno e mezzo si va alle politiche"

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"In questi 20 anni passati sono sempre stato candidato alle europee, questa volta sono stato colpito da un'ingiustizia enorme, una sentenza mostruosa”. Intervistato dal Tg5 Silvio Berlusconi non si lascia sfuggire l’occasione per attaccare la sentenza che lo esclude dalla corsa al Parlamento europeo. E aggiunge anche il suo primo commento sulla decisione del Tribunale di sorveglianza che ha deciso per l'affidamento ai servizi sociali in una residenza di anziani: “Non mi ha fatto assolutamente dispiacere perché ho sempre cercato di aiutare chi ha bisogno”.

Il leader di Forza Italia si definisce il primo contribuente italiano, e quindi contesta la condanna per frode fiscale, confidando nella Corte dei diritti europei per annullare la sentenza. Anche se non sarà nelle liste, oltre il simbolo di Forza Italia, “ci sarà anche il nome Berlusconi” assicura il premier. Un modo, spiega, per garantire ai moderati la sua presenza e grazie ai voti dei moderati “si può avere un ottimo risultato alle europee”. Un traguardo che il leader di Forza Italia considera solo un trampolino di lancio per le prossime politiche, alle quali è sicuro che si “andrà tra non più di un anno, un anno e mezzo. Pensiamo di avere una grande vittoria e una grande maggioranza in Parlamento, magari senza alleati, per eleggere un governo con ministri tutti appartenenti a Forza Italia". Obiettivo che sarà ottenuto convincendo i moderati “che in Italia non c'è democrazia e forse la maggioranza numerica dei moderati riuscirà a trasformarsi in maggioranza politica”. Idee chiare poi anche su quello che serve a Bruxelles dove per l’ex Cavaliere è necessario riscrivere tutti i trattati europei “firmati con la pistola alla tempia dello spread” e condizionati dalla politica di rigore imposta dalla Germania che “ha portato solo crisi''.

La ricetta per superare le difficoltà economiche dell’Italia, secondo Berlusconi, resta sempre quella di abbassare la pressione fiscale ma in questo senso l’attuale governo non convince l’ex premier: “I governi della sinistra hanno mantenuto le tasse sulla casa, poi hanno aumentato l'imposizione sulle rendite finanziarie” nonostante la presentazione con un nuovo stile che Berlusconi sintetizza parlando di “brio e slide”.