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POLITICA

Trasparenza partiti

Ddl anticorruzione. Nuovo rinvio, il Pd abbandona lavori per protesta

Il Governo ha chiesto ancora tempo per sciogliere il nodo della norma sulla trasparenza dei partiti 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Sta divenendo una storia infinita quella del Decreto anticorruzione. C'è uno stallo totale tra M5S e Lega, in particolare sulle norme relative alla trasparenza dei contributi ai partiti.

Il Pd, per protesta, ha abbandonato i lavori delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera.

Dopo una mattinata di rinvii, le Commissioni erano state nuovamente convocate per le 15 ma all'ora stabilita il Governo, tramite il sottosegretario Vittorio Ferraresi, ha chiesto un ulteriore rinvio di 4 ore, con la riconvocazione delle Commissioni alle 19. A quel punto, il Pd per protesta ha abbandonato i lavori e non tornerà alla ripresa della seduta delle Commissioni. Per il Pd se ne parlerà lunedì mattina in Aula.

 "Abbandoniamo - ha spiegato Gennaro Migliore - per manifesta pagliacciata: è evidente che nel M5s c'è chi pretende dall'esterno di dirigere le commissioni e i relatori. Il Governo col sottosegretario Vittorio Ferraresi non fa altro che avallare questa modalità di messa in discussione dell'autonomia della commissione. È un atteggiamento protervo e privo di qualsiasi logica. Questa la sconteranno in aula. Dopo un accordo raggiunto ieri di non fare nessun ostruzionismo, ora c'è ostruzionismo della maggioranza, solo perché devono fare i porci comodi loro per ragioni di propaganda".

Lo scoglio su cui ci si è arenati è la cifra, che è stata portata da 500 a 2.000 euro annui, sopra la quale scatta l'obbligo di pubblicità dei dati dei donatori dei partiti. Il nodo è stato creato da un emendamento dei relatori Francesca Businarolo e Francesco Forciniti (M5S) che ha riscritto l'articolo 7. L'emendamento presentato giovedì sera era frutto di un accordo tra Lega e M5S e l'intesa di maggioranza era stata raggiunta sui duemila euro ma i pentastellati in mattinata hanno cambiato idea ed intendono riportare la soglia a 500 euro. Da qui lo stallo e il rinvio del nodo della soglia della trasparenza fissata sui contributi ai partiti ai lavori dell'Aula.

I commissari delle Commissioni I e II della Lega si sono riuniti. Al centro dell'incontro proprio lo stallo sul Ddl anticorruzione e gli attriti con il Movimento 5 Stelle, dopo che questi hanno rimesso in discussione l'accordo sull'articolo 7 del provvedimento.